Doppio turbocompressore

Opel Insignia GSi 4x4, berlina e wagon da sballo

In prova la versione più performante dellʼammiraglia Opel

30 Mag 2019 - 08:05

Tamsweg (Salisburgo). Fa davvero tanto freddo, ma è una splendida giornata di sole e i 4,5 km di piste ghiacciate, che ci accingiamo ad affrontare, luccicano come diamanti grezzi. Siamo in un bellissimo impianto austriaco per mettere alla frusta la nuova Opel Insignia GSi, caratterizzata da un sofisticatissimo sistema di trazione integrale.

Una volta Opel aveva un brand che identificava vetture altamente performanti: OPC. Un marchio che ormai ha abdicato in favore delle versioni “GSi”, sigla battezzata dalla Corsa nel 1994 e che oggi ritroviamo sulla nuova Insignia, su entrambe le carrozzerie: berlina da 4.910 mm di lunghezza, con portellone posteriore apribile e vano di carico che va dai 490 ai 1.450 litri e Sport Tourer (la wagon), lunga 4.998 mm, con un bagagliaio che va dai 560 ai 1.665 litri. In gamma ci sono due motorizzazioni altamente performanti, ma la benzina da 260 CV qui da noi non arriverà.

Nonostante l’insensata lotta contro il gasolio, in casa Opel hanno puntato sul turbodiesel e oltre al 170 CV, già da tempo presente in gamma, è arrivato questo super 2.0, già in linea con le rigide normative Euro 6d-Temp, da 210 CV e 480 Nm di coppia massima. Abbinato a un cambio automatico ad 8 rapporti e alla trazione integrale, è in grado di fare uno 0-100 da 7,9 secondi. Il merito va al sistema di alimentazione che utilizza due turbocompressori: il primo, più piccolo, comprime direttamente dentro il secondo, più grande, assicurando un buon tiro a tutti i regimi. L’auto offre svariate possibilità di settaggio, che interagiscono anche con il cambio. Volendo, si può staccare tutta l’elettronica.

Insignia GSi monta l’assetto intelligente FlexRide, in grado di rispondere con incredibile immediatezza alle condizioni del terreno. Lo sterzo è diretto e l’impianto frenante anteriore monta pinze Brembo a 4 pistoncini e dischi da 345 mm. Arriviamo al sistema di trazione, quello che a noi interessa di più: lʼauto parte come un’anteriore, ma trasferisce coppia motrice tra i due assi, secondo necessità. Come unʼauto da competizione, inoltre, sul posteriore non c’è un differenziale autobloccante, ma due blocchi a frizione che possono centellinare trazione tra le due ruote. I test sono iniziati col buio, dove abbiamo sperimentato i fari Matrix e abbiamo iniziato con slalom vari. Il giorno dopo, alla luce del sole, abbiamo iniziato a girare, ovviamente con gommatura invernale, dapprima con elettronica totalmente attiva, poi, giro dopo giro, siamo arrivati a staccare tutto.

Inutile girarci intorno, guidare su piste innevate e ghiacciate in tutta sicurezza, con i sistemi elettronici staccati, è a dir poco divertente, ma ci si rende conto, di quanto questi sistemi siano indispensabili, nella vita di tutti i giorni. Un enorme aiuto, poi, arriva dalla sofisticatissima trazione integrale, che, anche con lʼESP spento, ti aiuta non poco a riacquistare direzionalità. Quanto a comfort, i sedili sono certificati “AGR”, ispirati dall’anatomia del “Cobra” (avvolgenti nella parte alta), inoltre sono dotabili di ventilazione e riscaldamento. Opel Insigna GSi, con tutta l’elettronica del mondo, cambio automatico e trazione integrale, si porta a casa con circa 45.000 euro.

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