Un modello sempre sulla cresta
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
Disponibile anche per la Grand Scenic 7 posti
Renault punta ancora sul diesel, con un super tecnologico 1.7 a prova di normativa Euro 6d-Temp. Si tratta di un nuovissimo 4 cilindri di 1,7 litri, disponibile sia per Scenic che per Grand Scenic in due livelli di potenza: 120 e 150 CV. Le due versioni del motore sono praticamente identiche, a cambiare è soltanto la taratura della centralina. Disponibile anche il cambio automatico, su entrambe le versioni.
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
Il segmento in cui opera Renault Scenic sta cambiando. I monovolume sono sempre meno, mentre i Suv crescono, ecco allora lʼevoluzione del veicolo in un moderno crossover che ha i tratti di entrambe le categorie. Il merito è della matita di Laurens van den Acker, capo designer Renault, che ha cesellato il grande parabrezza super inclinato e il cofano corto, mentre i cerchi da 20 pollici stanno alla perfezione con lʼassetto alto da terra 18 cm e perciò a prova di buche. Scenic è lunga 4,41 metri e la sorella maggiore Grand Scenic 4,63 e con tre file di sedili per 7 posti. Molto grandi i bagagliai, da 572 litri per la Scenic e 765 per Grand Scenic, che anche con i 7 posti occupati offre un bel bagagliaio da 233 litri. In entrambi i casi c’è un sistema di abbattimento dei sedili “One touch”, che può essere comandato anche attraverso l’R-Link2.
La gamma Scenic debuttò nel 1996 e ha venduto circa 5 milioni di unità. In Italia i diesel ancor oggi vanno per la maggiore, con il 69% delle preferenze. Nulla di strano dunque se la Casa francese spinge su questo tipo di unità, e il nuovo 4 cilindri promette sostenibilità e costi di gestione ridotti. Prima di tutto, la produzione di CO2 e NOx (ossidi di azoto) beneficia del sistema di combustione super efficiente, con un post trattamento allo scarico che utilizza l’additivo AdBlue e rende il motore in linea con la normativa Euro 6d-Temp. Il motore ha lo schema di distribuzione a catena (praticamente indistruttibile), il turbocompressore con turbina ad alette a geometria variabile e iniettori a 8 fori che pompano a una pressione di ben 2.500 bar, il che ha consentito di ridurre il rapporto di compressione, sempre a vantaggio della durata.
Il nuovo 1.7 è disponibile in due livelli di potenza: 120 CV, con 300 Nm di coppia massima a 1.500 giri, e 150 CV con 340 Nm di coppia a 1.750 giri al minuto. Abbiamo testato in strada la Scenic da 120 CV e la Grand Scenic da 150, entrambe purtroppo con cambio manuale. Il 120 risulta sicuramente il più equilibrato, sorprende per prontezza e ripresa. In salita, in quinta marcia, sotto gli 80 km/h, schiacci e l’auto va via sul velluto, senza bisogno di cambiare. Il computer, poi, ci ha gratificato con consumi di poco superiori ai 20 km/litro. Il 150 CV lo abbiamo testato sulla 7 posti, volutamente belli carichi: 4 passeggeri, tutti con bagaglio a bordo. Che dire, effettivamente spinge di più del fratellino e consuma solo un pochino di più (circa 19 km/litro) ma non si nota una differenza abissale tra le due versioni.
Quanto ad elettronica e sistemi Adas, c’è proprio di tutto e di serie. Troviamo la frenata automatica con rilevamento del pedone (blocca l’auto, fino a 60 km/h), il cruise control, il rilevatore di stanchezza, l’assistenza per le partenze in salita e i sensori di parcheggio. Volendo, poi, la dotazione può essere completata con ogni ben di dio tecnologico, che troviamo di serie nella versione Initial Paris. I prezzi partono dai 25.650 euro per la Scenic Sport 120 CV e da 29.500 per la 150 CV, più altri 1.500 euro per la Grand Scenic.