Il mito dei Suzukini compie 40 anni
Si chiama Jimny Shinsei ed è la nuova versione esclusiva, a tiratura limitata di soli 100 esemplari del piccolo fuoristrada Suzuki. Nasce sulla base dell’allestimento Evolution e si caratterizza per la tinta “Giallo dark”, il cambio manuale e i cerchi in acciaio color nero, un tocco vintage per un modello che è in commercio da 25 anni. Lungo 3,68 metri, Jimny rinasce in questa versione speciale (Shinsei significa nuova vita).
Piccolo ma fuoristrada “vero”, dotato di trasmissione integrale inseribile a comando, sia con marce lunghe che corte (ormai una rarità). Il telaio, poi, è di quelli tosti “a longheroni e traverse”, e con l’altezza da terra di 19 cm il Suzukino attacca angoli di 34 gradi, supera dossi di 31 gradi e angoli di uscita di 46 gradi. Una piccola peste insomma, robustissima, capace di guadare torrenti e di arrampicarsi su salite ripidissime, per scendere in sicurezza con le ridotte, basta inserire la prima e togliere il piede dal gas. Tutto meccanicamente, senza il rischio che l’elettronica ti pianti in asso. Jimny Shinsei ha anche un sistema di ammortizzatori a tre link (attacchi), che offrono un miglior comfort su terreni urbani. Il motore è il collaudato 4 cilindri 1.3 aspirato da 85 CV.
Tra le cave di marmo di Carrara, abbiamo messo alla frusta questa diavoletta, spingendola su per salitone e giù per discesone. Abbiamo guadato pozze belle alte e siamo saliti su gradini di marmo abbastanza impegnativi. Il piccolo Jimny ne è uscito intatto, neanche un graffio e inalterato è uscito anche il nostro livello di stress, perché con un mezzo simile certe cose si fanno in tutta tranquillità. Oltre allʼABS, il 4x4 dispone del controllo elettronico della stabilità e del sistema di monitoraggio della pressione pneumatici. L’allestimento Shinsei verrà commercializzato da marzo 2017 a 23.000 euro. La dotazione è ricca e comprende: navigatore in 3D con schermo touch da 6,2 pollici, sedili in pelle, sistema multimediale Pioneer con dotato di MirrorLink per smartphone e mancorrenti sul tetto.
Un po’ di storia. Suzuki iniziò a interessarsi all’idea di un fuoristrada di piccole dimensioni negli anni 60, ma il primo Suzukino vide la luce nel 1970. Il modello si chiamava LJ10, montava un motore due tempi e cambio a 4 marce manuale con rapporti cortissimi (privo di ridotte). Nel 1972 il mezzo si affina e nasce l’LJ20 (vero precursore dell’attuale Jimny), sempre due tempi, due cilindri, capace di ospitare 4 passeggeri e di toccare gli 80 km/h. Nel 1975 è la volta dell’LJ50: cambia il motore, sempre due tempi ma 3 cilindri e, soprattutto, inizia un minimo di export, verso l’Australia. Nel 1977 il 4x4 assume forme più attuali, monta un motore 4 tempi da 41 CV e arriva in Europa. Ulteriore upgrade nel 1981, con un 4 tempi da 970 cc e 45 CV, che fu commercializzato anche in Italia, come la versione del 1984, la più simile all’attuale, con motore 1.3 da 63 CV.
Nello speciale motori anche la prova del Suzuki Jimny Shinsei -