Lunga, molto alta da terra e adatta a ogni percorso
Se 82 influenti giornalisti di 24 paesi diversi, nel World Car Awards 2018, l’hanno consacrata “la vettura più bella del mondo” ‒ grazie al suo design, mix perfetto di glamour, tecnologia ed eleganza ‒ un motivo ci sarà. E basta appoggiare “i ciapet” su uno dei suoi sedili ‒ pardon… poltrone riscaldate e rinfrescate, con oltre 10 regolazioni elettriche ‒ per rendersi conto che di motivi ce ne sono eccome. E sicuramente molto più di uno.
Entrare nella Range Rover Velar, almeno nella versione che abbiamo provato noi, mette quasi soggezione. Gli interni in pelle pregiata, le cuciture rifinite, il calore e i colori delle luci, la doppia consolle centrale da 10 pollici che sembra un pezzo del cockpit di comando di un aereo, il tetto panoramico, il volante riscaldato, l’impianto di diffusione audio e il clima da centro benessere, ti fanno sentire davvero come in una piccola spa, perché Velar non è solo un Suv ma un Luxury Suv, che prima non c’era. Potreste accomodarvi in tight o in abito da sera e lasciare che i sedili massaggianti (in 5 zone diverse, dal collo alla zona lombare) si prendano cura di voi, mentre guidate o riposate sul sedile a fianco, come farebbe una geisha o un professionista dello Shiatsu. Però, se all’improvviso fosse necessario guadare un fiume, senza nemmeno allentare il nodo della cravatta, vi basterebbe sfiorare il touch screen e ben tre sensori di guado vi permetterebbero di attraversare incolumi un corso d’acqua profondo fino a 650 millimetri.
La nuova nata nella famiglia britannica si posiziona fra Range Rover Evoque e Range Rover Sport e con questo nuovo modello Land Rover riafferma il proprio posizionamento di SUV brand leader nel mondo. Il risultato è una combinazione esclusiva tra eccellenza del design e di ingegneristica. Abbiamo guidato la Range Rover Velar per circa 2.000 chilometri, su tutti i terreni e in ogni condizione, il modello provato è quasi il top di gamma: 3.0 biturbo a 6 cilindri, capace di erogare 300 cavalli con una coppia massima da 700 Nm. Oltre 240 km/h di punta e un consumo medio abbastanza vicino ai 6,4 litri/100 km (combinato) dichiarato dal brand inglese.
Sulle prestazioni (e sul prezzo, intorno ai 90 mila euro) c’è davvero poco da aggiungere. Ma quel che affascina è la gestione tecnologica dell’auto e la cura maniacale per i particolari. Il parcheggio assistito con una sfilza di telecamere che ti danno ogni riferimento esterno, in qualsiasi manovra; gli indicatori visivi supplementari negli specchietti retrovisori, utilissimi quando qualcuno si affianca o ci sorpassa, l’head-up display proiettato davanti al conducente, le maniglie a scomparsa, i monitor incastonati nei poggiatesta dei sedili anteriori, le cuffie wireless e il telecomando per gestire l’infotainment … Insomma, nella Velar nulla è lasciato al caso. Né per il conducente, né per i passeggeri. Tanta (forse troppa) la possibilità di interagire con l’auto per ogni esigenza. Attraverso le due consolle centrali si può “dialogare” con la Velar come in una sala comandi. Il cruscotto è uno schermo su cui proiettare ciò che serve, dal multimediale alle informazioni per il fuoristrada o parte del fantastico navigatore di bordo.
La Velar è disponibile con una gamma di 6 motorizzazioni, dal diesel Ingenium 2.0 da 180 CV al potente V6 3.0 supercharged benzina da 380 CV. I prezzi partono da circa 60 mila euro e arrivano al doppio. Quella che abbiamo avuto in prova è assolutamente proporzionata per un’auto di questo lignaggio, e soprattutto di questa stazza. Chi decide di “accontentarsi” del due litri dovrà necessariamente “accontentarsi” anche delle prestazioni, oltre al beneficio del prezzo. Ma a prescindere dalla versione, sia in autostrada che su un sentiero di campagna Range Rover Velar promette di essere all'altezza in ogni situazione. La trazione integrale utilizza anche l’Intelligent Driveline, che consente di viaggiare con la sola trazione anteriore in condizioni stradali ottimali (migliorando sensibilmente i consumi), con un ritorno immediato al 4x4, se necessario, in pochi millesimi di secondo. La macchina fa tutto da sola, senza nemmeno che il guidatore se ne accorga.
Ultime nota: le dimensioni. Velar non è altissima come Suv, circa 167 cm, ma è sicuramente lunga come auto: siamo a 4 metri e 80 abbondanti. Molto importante per la guida off-road è la luce da terra, e qui il valore supera i 250 millimetri. Se invece proprio vogliamo fare le pulci alla grande novità Range Rover, ci sembra un po’ sacrificato - in proporzione - lo spazio per le gambe dei passeggeri sul divano posteriore. Eppure, a guardare la vettura dall’esterno non si direbbe... Perfetta la capacità di illuminazione della versione full-led. Un fascio di luce imponente che ti fa sentire ancora di più padrone della strada. Insomma, la Velar vince e convince. Una straordinaria idea per viaggiare sempre in prima classe.
Fabrizio Filippone