Premio medio 367 euro

RC Auto, polizze in calo del 6,3% e meno divario tra Nord e Sud

Mobilità ridotta, pochi incidenti e compagnie che pagano meno i rimborsi. La pandemia aiuta a ridurre lʼRC Auto

22 Giu 2021 - 07:53

Nel primo trimestre del 2021 le polizze assicurative auto in Italia confermano la discesa dei prezzi. Un assicurato paga in media per la RC auto 367 euro, il 6,3% in meno sullo stesso periodo dellʼanno passato, per un risparmio di circa 25 euro. In confronto a 7 anni fa, cioè al primo trimestre 2014, il prezzo medio è sceso del 26%, era infatti poco meno di 500 euro.

Sono alcuni dei dati resi noti dallʼIvass ‒ lʼIstituto di vigilanza sulle assicurazioni ‒ che rileva anche come il 50% dei proprietari di unʼauto paghi meno di 330 euro, e il 10% meno di 201 euro. Tutto bene allora? Beh considerando che si riduce anche la forbice dei prezzi tra Nord e Sud (qui sono sempre più care), sono sicuramente positive le tendenze in atto da anni. Va detto però che le 126.323 nuove polizze (il 6%) pagano 502 euro in media, cioè il giovane è più penalizzato del guidatore esperto.

Secondo i dati pubblicati nel bollettino statistico dellʼIvass, il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 211 euro, in calo del 5% su base annua. Sono le due città agli antipodi per costo della polizza, ma al Centro-Sud il calo è stato maggiore: a Roma ‒8,4%, a Catanzaro addirittura ‒9,1 da un anno allʼaltro, e molte città registrano cali superiori allʼ8% (Prato, Crotone, Taranto). Al Nord beneficia di un sostanzioso calo Milano col 7,8% in meno e Bologna col 7,3% in meno di RC Auto media da pagare.

Nei dati cʼentra un poʼ la pandemia: in un anno di mobilità ridotta, scarsa incidentalità e rimborsi assicurativi in calo (le compagnie viaggiano a gonfie vele…), era giusto ridurre anche i premi che pagano gli automobilisti. Non sfonda purtroppo la “scatola nera”, o meglio non sfonda al settentrione: è stata attivata soltanto sul 22% delle polizze stipulate nel primo trimestre del 2021, ma si va dal 4,6% di Bolzano al 67,3% di Caserta. Infine, soltanto il 17,7% degli italiani ha attivato la clausola del bonus protetto. Considerati i vantaggi di non vedersi aumentare il malus, sarebbe un accorgimento che ci sentiamo di consigliare.

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