Renault Next Two, il futuro è tra noi
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
Connettività totale
Il problema sono sempre le leggi. Nel senso che la società civile è sempre un passo avanti rispetto alla politica e così le norme sui veicoli a guida automatica non ci sono, in nessun Paese del mondo. Tgcom24 vi ha già raccontato alcune esperienze di veicoli che guidano da soli (Mercedes, Volvo) e ora vi fa conoscere la Renault Next Two, una variante della Zoe, che l'Alleanza Renault-Nissan vorrebbe portare su strada nel 2020. Se le norme glielo permetteranno.
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
Le tecnologie di cui dispone Renault Next Two sono semplici e intelligenti. Un radar, una telecamera, sensori di rilevazione che permettono di percepire in modo preciso l'ambiente circostante, meglio degli occhi stessi di un guidatore. Il quale può sempre intervenire se vuole, riappropriandosi delle funzioni di guida diretta. Ma i vantaggi di un'auto che guida da sola e non fa incidenti sono evidenti, a cominciare dalla sicurezza, e non sorprende come il Giappone stia studiando una legislazione di favore, perché questi veicoli potrebbero essere di grande aiuto con l'età sempre più anziana della popolazione.
La Renault Next Two ha un pilota automatico e può guidare in situazioni di traffico fino a 30 km/h su strade a scorrimento veloce, frena ai semafori e alle rotonde, può parcheggiare in completa autonomia. E non solo, grazie a uno smartphone, può pagare il parcheggio o un pedaggio autostradale, può persino tornare a casa da sola. Perché la seconda caratteristica di questi veicoli sta nella connettività totale e la Next Two è in grado di captare tutte le reti disponibili (3G, 4G, Wi-fi) ed è compatibile con il 100% dei sistemi operativi. A bordo, i passeggeri hanno accesso a tutto ciò che possono trovare a casa o in ufficio, e grazie al navigatore l'auto sa già dove andare e… come tornare indietro.