Seat Alhambra, per ogni esigenza

Volkswagen rinnova lo Sharan, e immancabile nella strategia del gruppo più grande dʼEuropa, anche Seat rinnova Alhambra. Siamo nel segmento D dei grandi monovolume, tutto dedito alle famiglie e alle loro esigenze di spazio e funzionalità, comfort e praticità. Il monovolume spagnolo è di certo tra le proposte più interessanti del mercato, tanto che lo scorso anno ‒ 2014 ‒ ha realizzato il suo miglior anno di sempre per vendite. A breve nelle concessionarie italiane arriva la nuova serie di Seat Alhambra.

Molti ritocchi, soprattutto tecnici, tante dotazioni in più, ma anche lʼoccasione per semplificare la gamma del grande MPV. Il gasolio è la scelta obbligata, ma la motorizzazione 4 cilindri 2.0 TDI è disponibile in tre livelli di potenza: 115, 150 e 184 CV. Tutti motori Euro 6 di derivazione Volkswagen, molto efficienti e con vari gradi di prestazionalità in base alle scelte del cliente. Questi ha però la possibilità di scegliere anche tra cambi manuale o automatico DSG a doppia frizione, come anche tra le versioni a trazione anteriore oppure integrale 4Drive. Il target di Seat Alhambra è esigente, circa lʼ80% dei clienti opterà per il raffinato cambio DSG. I prezzi della nuova Alhambra partono da 34.300 euro e arrivano a 41.100 euro.

Nuova Seat Alhambra è offerta in due allestimenti: Style e Advance. La differenza di prezzo tra i due livelli è di soli 2.000 euro e già lʼallestimento Style vanta di serie il sistema multimediale con touch screen a colori da 6,5 pollici, 8 altoparlanti, lettore CD/MP3 con vari ingressi Aux e Usb e vivavoce Bluetooth. Di serie anche il sistema di frenata anticollisione multipla e i fari posteriori a LED, mentre il navigatore satellitare è standard sulla versione Advance. Questo livello aggiunge lʼapertura elettrica di porte posteriori e portellone, il sistema di parcheggio automatizzato Park Assist, la telecamera posteriore, il sistema di avviamento senza chiave e i cerchi in lega da 17 pollici. Optional di pregio è il sistema di regolazione adattiva dell'assetto DCC, che regola gli ammortizzatori in pochi millesimi di secondo, adattando continuamente la dinamica di marcia.