Le principali fuoristrada ci sono tutte
Carrara. La sedicesima edizione del 4x4 Fest di Carrara, che mira a superare le 30.000 presenze dello scorso anno, amplia gli spazi, apre gli spettacoli esterni alle moto ed alle biciclette e fa il pieno di specialisti e ricambisti. Le principali fuoristrada ci sono tutte: Mitsubishi approfitta per svelare le forme della sua nuova Asx e, soprattutto Suzuki, si presenta con un bellissimo padiglione a tema, dove troneggia la nuova Jimny Shinsei, un edizione limitata a soli 100 pezzi.
Ormai, la maggior parte delle auto a trazione integrale si è ingentilita, ha perso la durezza e la ruvidità delle gloriose antenate: brutte, sporche e cattive. Solo la maggior parte, però, perché è rimasta una piccola sacca di agguerritissime fuoristrada “Pure”, quelle che, oltre all’elettronica, hanno ancora “Viva Dio”, tutti gli attributi al loro posto: trazione integrale con marce lunghe, ridotte, blocchi differenziali vari, altezza da terra ed angoli di attacco ed uscita, di dosso e di guado, in grado di portarti dappertutto (quasi dappertutto). In Italia, la manifestazione più importante in materia di fuoristrada veri è, appunto, il 4x4 Fest di Carrara, giunto ormai alla sua sedicesima edizione e qui, se ne vedono delle belle. Per un neofita, questi capannoni sono pieni di inspiegabili mostri meccanici, affascinanti creazioni di qualche intelligenza aliena, che devono, lo stesso, avere un loro perché. Oltre ai mezzi, veri e propri, praticamente tutti presenti, tra case ufficiali ed espositori privati, a Carrara fiorisce un immenso sottobosco di: giunti, alberi di trasmissione, ammortizzatori e componenti vari di ogni foggia e dimensione.
Simpaticissimo la stand della Suzuki, che ha riprodotto una piccola foresta, con tanto di alberi, piante e rumori di fondo a tema, per la presentazione del Jimny Shinsei, che ha attraversato indenne 40 anni di storia, mantenendo inalterate le sue doti di grosso fuoristradista. Questa edizione speciale verrà tirata soltanto in 100 esemplari (praticamente ne daranno uno ogni città d’Italia) ed è caratterizzato da una livrea in “Giallo Dark”, con cerchi in acciaio di colore nero. Il cambio è manuale, la trazione è quella di sempre, con possibilità di inserire il 4WD a comando ed anche le ridotte. Lo Shinsei ha il navigatore ed anche un tettuccio apribile, in tela, elettrico, che occupa buona parte del tetto. Ogni esemplare ha una targhetta identificativa, con il numero. Allo stand c’è anche la gloriosa antenata: la LJ20 del 1972, che aveva ancora un motore due tempi, 2 cilindri, da 400 cmc, raffreddato a liquido.