Industria e mercato

Semiconduttori, Bosch rafforza la produzione. Ecco perché

Bosch apre un nuovo test center per semiconduttori in Malesia, per migliorare la crescente domanda di chip e sensori. 

07 Ago 2023 - 00:05
 © Ufficio stampa Bosch

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Il test center di Penang comprende oltre 18.000 metri quadrati tra clean-room, uffici e laboratori di Ricerca e Sviluppo per un organico fino a 400 collaboratori, ma Bosch continua a sviluppare la propria rete mondiale e oltre alla Malesia ha già in previsione importanti investimenti in Germania e USA.

Mai più crisi

 Ricordate tutti il periodo sciagurato in cui le Case automobilistiche erano costrette a bloccare le linee di montaggio per l’ormai famosa “crisi dei semiconduttori”. Certo, adesso tutto è passato, o quasi, e la domanda di chip e sensori ha continuato a restare molto alta, con numeri che in previsione tenderanno a crescere sempre di più. Per questo motivo Bosch ha deciso di investire in questo settore e come prima mossa ha inaugurato un nuovo test center per chip e sensori a Penang, in Malesia, con un impegno valutato circa 65 milioni di euro, ma l’azienda tedesca intende investire altri 285 milioni entro la metà del prossimo decennio. "Con il nuovo test center per semiconduttori di Penano, creiamo ulteriore capacità nella nostra rete di produzione mondiale per rispondere alla domanda sempre elevata di chip e sensori" ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch. "I semiconduttori rappresentano un fattore di successo decisivo per tutte le aree di business di Bosch. L'ampliamento di questo segmento riveste una grande importanza strategica."

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I numeri del test center di Penang

 Bosch ha comprato oltre 100.000 metri quadrati di terreno nella parte continentale di Penang e il nuovo test center attualmente ne copre oltre 18.000 e comprende clean-room, uffici e laboratori per il controllo qualità e la produzione. Entro la metà del prossimo decennio ospiterà fino a 400 collaboratori: con la nuova fabbrica e un totale di 4.200 lavoratori, Penang oggi è la più grande sede di Bosch nel Sud-Est asiatico. La produzione di semiconduttori si suddivide in produzione front end e back end e per quest'ultima, la Malesia rappresenta un importante centro nevralgico per la fornitura globale dei semiconduttori. Uno studio afferma che il 13% della produzione di back end globale arriverà proprio dalla Malesia, non a caso ci sono dati ufficiali che attestano allo stato di Penang più del 5% del fatturato mondiale dei semiconduttori. Questa strategia porterà diversi vantaggi, come ha spiegato Markus Heyn, membro del Board of Management di Robert Bosch GmbH e Presidente del settore di business Mobility Solutions: “il nuovo test center di Penang avvicina geograficamente la nostra rete produttiva alle aziende che servono la catena di valore successiva dei semiconduttori oltre che ai clienti di questo importante mercato asiatico. La riduzione dei tempi e delle distanze per la consegna migliora la nostra competitività.”

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La produzione in front end

  Nella produzione di front end i circuiti vengono applicati e lavorati sui wafer e Bosch attualmente esegue questa operazione nelle clean-room delle fabbriche di Reutlingen e Dresda, mentre la maggior parte dei test finali dei semiconduttori vengono fatti a Reutlingen in Germania, Suzhou in Cina, Hatvan in Ungheria e prossimamente anche a Penang, in Malesia. Lo stabilimento, completamente connesso, è uno dei più avanzati test center per semiconduttori del Sud-Est asiatico e ospiterà la procedura di test sui semiconduttori che l'azienda produce nel front end di Dresda, oltre che in altre sedi. In sostanza, Bosch ha annunciato che nei prossimi tre anni investirà tre miliardi di euro a Dresda e Reutlingen, poi dopo l'acquisizione di parte del business di TSI Semiconductors, con sede a Roseville in California, prevista entro la fine dell'anno, Bosch intende investire altri 1,4 miliardi di euro nella riconversione della fabbrica per attivare i più recenti processi produttivi di semiconduttori in carburo di silicio.

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