Una capsula che viaggia a terra e in cielo
Al Salone di Ginevra il mondo dellʼauto incontra anche realtà di altri settori, solo apparentemente lontane. È il caso dellʼaerospazio, che invece sviluppa soluzioni per la mobilità allo stesso modo dei costruttori auto. Dallʼincontro tra un colosso aerospaziale come Airbus e lʼazienda piemontese Italdesign (gli stessi della supercar Automobile Speciale) fondata da Giugiaro, nasce Pop.Up, il punto dʼincontro tra lʼauto e lʼaereo. Le immagini sono tutte da gustarsi.
Vero, il video rappresenta uno scenario possibile in futuro, ma le tecnologie che rendono plausibile quel futuro sono tutte esistenti e già disponibili. Guida autonoma, trazione elettrica e droni sono già tecnologie “nostre” e permettono ai settori dellʼautomobile e dellʼaerospazio di incontrarsi facilmente. Se “soltanto” qualcuno mettesse mano alle infrastrutture e alle leggi normative di questa materia. Pop.Up è un sistema che consente ai passeggeri di muoversi via terra o via aria in base alle loro esigenze, evitando stress da traffico e perdite di tempo. Grazie a un sistema multi-modale flessibile, una capsula biposto è in grado di collegarsi a un modulo terrestre o aereo, entrambi alimentati da motori elettrici e dunque a zero emissioni.
Il progetto Italdesign-Airbus è davvero concreto, possibile, e ha il vantaggio dʼintegrarsi con altri mezzi di trasporto, tipo treni superveloci. La capsula lunga circa due metri e mezzo ospita due passeggeri, che possono riappropriarsi del tempo a disposizione nel viaggio perché sia il modulo terrestre che aereo ha il pilota automatico che segue con precisione millimetrica le indicazioni satellitari fornitegli. Pop.Up combina la flessibilità di un’utilitaria a due posti con la libertà di un aereo con decollo e atterraggio verticale. Il modulo aereo è lungo 4,4 metri e ha 8 motori elettrici per 136 kW di potenza totale (200 CV), mentre il modulo terrestre dispone di due motori elettrici 60 kW. Sia su terra che in cielo la velocità massima è di 100 km orari.