L'azienda giapponese Takata dovrà rivedere i suoi conti alla fine dell'operazione, ma ci vorranno anni. I cuscini si aprivano troppo violentemente
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È il più imponente richiamo in officina di tutti i tempi, sono interessati oltre 34 milioni di veicoli, di undici marche diverse, dotati di airbag della casa giapponese Takata. Sigillati in modo errato, con l'umidità i cuscini scoppiano in modo tanto violento da lanciare schegge pericolose per i passeggeri: sarebbero almeno 6 i morti causati dal difetto di fabbrica. E adesso l'azienda deve pagare 5 miliardi di dollari.
Dopo i numerosi richiami dell'Nhtsa, l'organo federale sulla sicurezza stradale, la Takata ha dato l'ok al colossale processo di riparazione delle automobili che montano i suoi airbag difettosi. Finisce così una querelle tra governo, produttore e case automobilistiche durata mesi: il richiamo sarà il più grande di sempre.
Si tratta di milioni di veicoli in tutti gli Stati Uniti, le regioni più interessate sono quelle del golfo del Messico: pare, infatti, che l'umidità altissima presente negli Stati come la Florida, infiltrandosi nel cruscotto e venendo a contatto con il gas che gonfia il palloncino, finisca per provocare un esplosione troppo violenta. Decine gli incidenti e almeno 6 i morti accertati fino ad oggi a causa delle schegge schizzate in faccia ai passeggeri. Per la casa giapponese un costo che va dai 4 ai 5 miliardi, cifre che costringeranno probabilmente l'azienda a rivedere la distribuzione delle quote e procedere ad un aumento di capitale.