L'investimento in CTR è a copertura dello sviluppo di un progetto per la produzione di litio geotermico in California.
© Ufficio stampa Stellantis
Il nuovo accordo tra Stellantis e CTR prevede un incremento della fornitura di idrossido di litio per batterie dalle 25.000 tonnellate iniziali fino a 65.000 tonnellate all’anno. La struttura modulare del processo produttivo integrato di CTR (Controlled Thermal Resources) offre una scalabilità efficiente e consente di raggiungere una riduzione al minimo dell’impatto ambientale e delle emissioni di carbonio.
L'investimento di oltre 100 milioni di dollari da parte di Stellantis coprirà lo sviluppo del progetto Hell’s Kitchen di CTR, il più importante al mondo dedicato al litio geotermico, che consentirà di produrre fino a 300.000 tonnellate di carbonato di litio equivalente all’anno. Il litio prodotto a Hell’s Kitchen consentirà ai veicoli BEV di Stellantis di accedere agli incentivi previsti dall’Inflation Reduction Act (IRA) statunitense. Stellantis e CTR hanno rivisto in crescendo l’accordo di fornitura iniziale (siglato a giugno del 2022, che prevedeva la fornitura di idrossido di litio per batterie, ovvero LHM, fino a 25.000 tonnellate all'anno): CTR fornirà fino a 65.000 tonnellate di LHM all’anno per i dieci anni di durata del contratto. L’inizio della fornitura di idrossido di litio per batterie da parte di CTR per Stellantis è previsto per il 2027. L’Azienda prevede di creare 480 posti di lavoro tramite accordi dedicati e fino a 940 posti di lavoro garantiti direttamente dal progetto pienamente a regime.
Controlled Thermal Resources Holdings Inc. (CTR) è specializzata in minerali critici, prodotti chimici di litio per batterie e nella produzione di energie rinnovabili con progetti in fase di sviluppo avanzato negli Stati Uniti. Da oltre trent’anni CTR sviluppa e gestisce impianti geotermici nella regione di Salton Sea, in California, ed è impegnata nello sviluppo di prodotti di litio ed energie rinnovabili sostenibili e a basso costo per promuovere iniziative a favore dell’energia pulita e per garantire lo sviluppo di una filiera interna socialmente responsabile per i prodotti di litio negli Stati Uniti.
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Il progetto Hell’s Kitchen di CTR, sviluppato nella contea di Imperial, in California, prevede l’estrazione di litio dalle salamoie geotermiche, utilizzando energia da fonti rinnovabili e vapore per ottenere prodotti di litio per batterie realmente “green” in un processo totalmente integrato. I vantaggi offerti da questo progetto riguardano l'eliminazione di bacini di evaporazione delle salamoie, di miniere a cielo aperto e l'annullamento dell’utilizzo di combustibili fossili per il trattamento del litio. A tal proposito, anche Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha confermato le qualità del progetto: "la nostra spinta alla decarbonizzazione, leader del settore, si fonda su sistemi produttivi a basse emissioni e su una filiera sostenibile per la realizzazione dei nostri veicoli elettrici. Il recente accordo con CTR è un elemento importante del nostro impegno a favore dei clienti e del pianeta nel percorso da noi intrapreso per offrire una mobilità pulita, sicura e accessibile in Nord America."
Secondo i piani produttivi di Stellantis, l’obiettivo da raggiungere entro il 2030 è quello del 100% del mix di vendite con autovetture BEV in Europa e del 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV negli Stati Uniti. Anche per questo il Gruppo ha sentito la necessità di assicurarsi circa 400 GWh di capacità di batterie, con il supporto di sei impianti di produzione di batterie in Nord America e in Europa. Riportiamo anche le dichiarazioni di Rod Colwell, Chief Executive Officer di CTR: "questo importante investimento di Stellantis in CTR rappresenta un’eccezionale pietra miliare per la nostra azienda e rafforza ulteriormente il nostro impegno a favore della produzione sostenibile di batterie per veicoli elettrici. Con la rapida diffusione dei veicoli elettrici negli Stati Uniti e in tutto il mondo, garantire la fornitura di materiali per batterie prodotti responsabilmente non è mai stato così importante. Localizzando la filiera delle batterie possiamo ridurre al minimo i rischi correlati alla catena di fornitura e creare centinaia di posti di lavoro in una comunità economicamente svantaggiata.”