Uscita di fabbrica la prima "vettura di massa" del marchio californiano che apre due centri di assistenza nel Belpaese: Milano e Padova. E tra poco sarà operativa la Gigafactory
di Sergio Bolzoni© SportMediaset
Ci sono giornate che non ti aspetti. Così, quando siamo stati invitati alla presentazione del nuovo centro assistenza Tesla di Peschiera Borromeo, il più grande del sud Europa a 10 minuti dallo scalo di Milano Linate, non ci aspettavamo di portare a casa ben due notizie interessanti. La prima riguarda l'Italia ed è la conferma che Tesla ha intenzione di investire nel nostro Paese. A questa apertura infatti seguirà a breve un'altra a Padova, inoltre prosegue la politica di espansione delle stazioni di ricarica delle vetture con già 22 postazioni supercharged per le ricariche veloci e 350 stazioni chiamate destination charged per ricaricare in modo più "tradizionale" la macchina presso luoghi prestabiliti, ad esempio gli alberghi delle principali località di villeggiatura.
La seconda è che Tesla per produrre le proprie efficienti batterie sta finendo di costruire il più grande edificio al mondo, la Gigafactory, più grande quindi del Pentagono che detiene ad oggi il record (il più grande d'Europa è l'aeroporto di Tempelhof a Berlino). D'altronde è una scelta che si rivela indispensabile visto che in questi giorni sono partite le consegne della loro "vettura di massa", la Model 3 che in Europa arriverà tra un anno con prezzi negli Usa a partire da 35mila dollari. Tesla con la Model 3 intende quadruplicare la propria capacità di vendita arrivando vicina al mezzo milione di vetture nel 2018. Di qui la scelta di produrre tutto in proprio comprese le preziose batterie. E proprio in queste ore Elon Musk, il n.1 di Tesla, ha annunciato su Twitter il completamento della prima Model 3 prodotta.
First Production Model 3 pic.twitter.com/TCa2NSUNI3
— Elon Musk (@elonmusk) 9 luglio 2017
Tornando al Centro assistenza e vendita di Peschiera/Linate c'è da sottolineare una importante "caratteristica": l'azienda dichiara che si tratta di strutture a "zero profitto", nel senso che non è nelle scelte strategiche fare soldi con l'assistenza post vendita. Il che rappresenta sicuramente un plus per i possessori di queste ipertecnologiche vetture, sopratutto paragonando a quanto succede con i marchi più tradizionali...
Guidare una Tesla è una porta spalancata sul futuro, che però è già qua. Sapere che l'Italia non viene considerata come periferia del mondo da questa azienda ma che invece è luogo di investimenti indubbiamente non può che far piacere. Altro segno che il peggio della crisi è alle spalle?
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