Il brand tedesco, dopo aver abbassato i prezzi della gamma ID in molti Paesi europei e dopo aver bloccato il progetto della quarta gigafactory, ha rivisto la produzione della ID.3.
© Ufficio stampa Volkswagen
La Volkswagen torna ancora sui suoi passi e rivede i programmi produttivi che riguardano la storica fabbrica di Wolfsburg. Tempo fa vi avevamo raccontato del dietro front sul nuovo progetto di realizzazione di un nuovo impianto nella città tedesca, l'ultima decisione presa da Volkswagen è invece quella di annullare la produzione della ID.3.
La Casa tedesca concentrerà la gran parte della produzione della ID.3 nell'impianto di Zwickau, pertanto Wolfsburg viene sollevata dall'impegno di occuparsi delle eccedenze produttive, che al momento non sembrano rappresentare un problema, poichè la domanda per la berlina elettrica resta ancora sotto le aspettative. A spiegare bene la decisione è stato il responsabile delle attività produttive Christian Vollmer, alla Braunschweiger Zeitung: "il punto è che ogni euro che non dobbiamo necessariamente spendere conta. Per questo motivo abbiamo deciso di continuare a concentrare i volumi della ID.3 a Zwickau e di utilizzare in modo efficace un sito già completamente attrezzato". Oltre a Zwickau verrà coinvolta la fabbrica di Dresda: si tratta di due siti produttivi che spesso viaggiano a regime minimo.
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Sistemata la produzione della Volkswagen ID.3 negli impianti di Zwickau e Dresda (una piccola parte), resta da chiedersi quale sarà l'impegno richiesto a Wolfsburg. Ebbene, nella città simbolo del brand tedesco, si continueranno a produrre auto con motore termico, anche per questo lo stesso Christian Vollmer ha spiegato che "la Golf e la Tiguan sono modelli sempre forti. Sono fiducioso che quest’anno supereremo per la prima volta dopo molto tempo la soglia dei 500.000 veicoli prodotti nel nostro stabilimento principale." Nel frattempo, per non dimenticare il vero obiettivo del Gruppo, Volkswagen ha messo mano ai listini della gamma ID. optando per un taglio ai costi di acquisto. Dietro questa decisione c'è la volontà di far riprendere le vendite della famiglia full electric, cercando di raggiungere gli obiettivi commerciali che il brand tedesco ha deciso da tempo.
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Mentre Volkswagen tenta di risollevare le sorti della gamma 100% elettrica, c'è anche il problema della piccola ID.2. Da un bel po' di tempo corrono voci su un suo possibile ritardo rispetto ai programmi iniziali e la causa non va ricercata nelle fasi di produzione o nei tagli al bilancio, ma potrebbe arrivare dalle novità imposte dall'Euro 7, le cui regole sono state ammorbidite lasciando di fatto le attuali condizioni di prova Euro 6 e i limiti sulle emissioni di scarico. Questa decisione rimette in gioco le citycar e le utilitarie con motore termico, che verranno ancora commercializzate. Tempo fa la testata specializzata Auto Motor und Sport, aveva ipotizzato che è per questo motivo che Volkswagen starebbe prendendo in considerazione il rinvio del lancio della ID.2 di serie al 2026 (quindi non più nel 2025), affiancandola alla sorella termica Polo.