Due propulsori, un turbo-benzina da 1.500 cc e un motore elettrico, per un totale di 262 cv, che spingono davvero forte in accelerazione. Sotto il simbolo del martello del dio nordico Thor gli svedesi hanno saputo conquistare molti mercati, a cominciare da quello italiano
4.425 mm di lunghezza x 1.873 mm di larghezza x 1.658 mm di altezza, e un passo generoso di 2 metri e 60. Abbiamo provato la Volvo XC40 Plugin Hybrid, la più piccola ma anche la più venduta dei modelli del suv svedese. E il 51% di chi la compra la preferisce proprio nella versione con l'unità elettrica affiancata al motore endotermico. Perché grazie alla potente batteria da 10,7 Kw, la XC40 Plugin Hybrid può percorrere fino a 45 km a emissioni zero, e senza consumare nemmeno una goccia di carburante.
Se aggiungiamo che l'auto si ricarica in circa 4 ore nel box di casa e in meno di tre con la presa di Tipo 2 collegata alle colonnine fast-charge, la "piccolina" in salsa svedese diventa ancora più accattivante, perché gode di ecoincentivi e sgravi fiscali, può circolare nelle Ztl dei centri urbani e fa risparmiare. Un vero e proprio best seller: due auto in una, quella elettrica e quella a benzina.
"Studiata" per l'elettrico - Nonostante i suoi 1.700 chili di peso (il pacco batterie non è un fuscello che si può nascondere sotto il tappeto) la Volvo XC40 è stata "studiata" per l'elettrico, quindi design e materiali restano votati alla leggerezza e l'elettronica di bordo sincronizza e gestisce in ogni momento l'efficienza dei consumi per una performance del brillante turbo benzina da 1.500 cc di ultima generazione. Per gli aggiornamenti del software, inoltre, non è necessario portare l'auto in officina: ci pensa Volvo direttamente da remoto.
Performance e consumi - Il baricentro della vettura è alto e la XC40 non è proprio una sportiva (anche se si fa guidare benissimo) ma il recupero energetico in frenata e in decelerazione ristorano continuamente la batteria, facendo diventare i suoi oltre 10 kw un tesoro prezioso da amministrare soprattutto in città e nei brevi percorsi extraurbani. La notevole coppia dell'unità elettrica se la cava egregiamente anche in autostrada, spingendo con decisione fino ai limiti di codice ma se il piede è pesante in modalità "pure", cioè solo elettrico, i 45 km di autonomia, a 130 km/h si sciolgono come neve al sole in poche accelerate. In autostrada, meglio dirlo subito, si va a benzina, ma con consumi comunque molto contenuti, nell'ordine di circa 6,6 litri ogni 100 km.
Viaggiare in silenzio - Sugli interni gli ingegneri svedesi hanno lavorato benissimo, e si vede: per la XC40 si sono superati. Finiture eleganti, materiali di pregio e un "regale" silenzio. Sia che si viaggi in elettrico che a benzina, nessuna vibrazione trasuda nell'abitacolo. Ascoltare la nostra canzone preferita o chiacchierare con gli altri passeggeri a bordo è come farlo nel salotto di casa. L'unico suono o rumore diverso che si percepisce può essere il rotolamento degli pneumatici.
La XC40 T5 - La versione del nostro test drive è la T5 turbo benzina Plugin Hybrid da 262 cv: 180 erogati dal propulsore termico da 1,5 litri e 82 dall'unità elettrica. Il cambio è a 7 rapporti e doppia frizione. E' la versione più potente per la "piccolina" dei suv Volvo ma anche la più costosa. Se si spendono, infatti, circa 48mila euro per la meno potente (seppur di poco) T4, per la T5 ce ne vogliono quasi 52mila, optional più, optional meno. Ricordiamo che siamo a bordo di un'auto ben fatta e tecnologicamente molto avanzata, la preferita di chi si orienta verso la XC40. Un suv di design. Notevoli gli aiuti alla guida, dalla frenata di emergenza all'auto pilote. Perché gli Adas fanno parte del Dna di Volvo che in questo campo, da sempre, è tra i primi della classe in assoluto.
Tutto sotto controllo - Con le sue partenze delicate e le potenti accelerazioni, ogni viaggio a bordo della XC40 Recharge plug-in hybrid è sempre emozionante. Grazie all'ampia capacità di carico, all’ottima qualità dei materiali e all'indiscutibile sensazione di comfort, tutti a bordo possono godersi un viaggio raffinato e di lusso. Difetti? Sinceramente pochi. Forse proprio negli Adas Volvo sembrano peccare di eccesso di zelo. La frenata di emergenza a volte può sembrare fin troppo decisa e precoce. Qualche perplessità sul cockpit centrale che gestisce tutto, ma proprio tutto, e in alcune situazioni potrebbe distrarre l'occhio e la mano del pilota. Ma niente di particolarmente allarmante: basta solo farci un po' l'abitudine. Per tutto il resto la XC40 vince e convince: insomma, sotto l'egida del martello del dio nordico Thor, che svetta nel design dei potenti fari a led adattivi, in questo segmento, a cominciare da quello italiano, gli svedesi hanno saputo conquistare il mercato.