L’Automobile Club d’Italia è la prima PA per engagement su Facebook, Instagram, LinkedIn e Twitter, e sull’app IO ha quasi 11 milioni di iscritto. Il responsabile della comunicazione: “Parliamo alla gente in modo chiaro”
Da oltre un secolo è il punto di riferimento per tutto ciò che riguarda la mobilità, le auto, i motori, le strade e la circolazione: dal bollo ai passaggi di proprietà, dalle informazioni sul traffico al soccorso stradale, dalle guide alle visure, dalle pratiche al calcolo dei costi chilometrici, per gli italiani l’ACI è una certezza. E ora, oltre che attraverso i canali tradizionali, il sito e le app, lo è anche attraverso i social: l’Automobile Club d’Italia risulta infatti essere la prima PA per engagement su Facebook (@acisocialclub), Instagram (@automobileclubditalia), LinkedIn (Automobile Club d'Italia) e Twitter (@ACI_Italia), mentre il numero di cittadini italiani iscritti ai servizi ACI della APP “IO” sfiora gli 11 milioni.
“L’attività social di ACI - si legge infatti nell’analisi condotta dall’Istituto Piepoli su 25 grandi realtà che erogano servizi per la collettività in ambito sportivo, della mobilità, finanziario e di ricerca - evidenzia un lavoro intenso che si distingue per l’efficacia, ossia per la capacità di sviluppare engagement tra i suoi follower, soprattutto nel confronto con altri grandi Enti pubblici”, e per questo risulta primo per capacità di engagement in tutti i social media analizzati, con una capacità di generare interazioni (cioè di spingere le persone a commentare, oppure a mettere “mi piace” ai post, o a ricondividerli) decisamente più elevata rispetto alle altre organizzazioni.
Del resto, sottolinea Ludovico Fois, Consigliere per le Relazioni Esterne e Istituzionali e Responsabile della Comunicazione ACI, “le persone sono al centro della nostra strategia di comunicazione ed è per questo che ci siamo impegnati sempre di più sulla presenza digitale, semplificando il linguaggio e ampliando il numero di canali, social e app in particolare”. L’obiettivo è quello di “parlare alla gente in modo chiaro, coinvolgere tutti nelle nostre campagne di sicurezza stradale, chiedere la loro opinione sui cambiamenti della mobilità. Vogliamo sapere, in tempo reale, come la pensano, per portare avanti i loro interessi”.
E i risultati dimostrano che gli italiani hanno risposto con entusiasmo, rendendo l’ACI una delle punte più avanzate dell’intero sistema della PA italiana sia per quanto riguarda l’appeal e la capacità di dialogo attraverso i social, sia in tema di digitalizzazione. Tanto che anche sull’app IO, il numero di italiani iscritti ai servizi ACI a fine 2021 sfiorava gli 11 milioni (10.851.000), con un trend in continua crescita: nel solo mese di dicembre è stato registrato un +36,65% di iscrizioni, passate dalle 206mila mensili di novembre a 281.500. E sempre nel mese di dicembre, l’ACI ha inviato attraverso l’app IO oltre 750mila comunicazioni, tra le quali 164.400 comunicazioni di riepilogo CDPD/ADPD, 259mila comunicazioni di AvvisACI e 45.500 comunicazioni di scadenza bollo.
“L’ACI – chiarisce Vincenzo Pensa, Direttore Sistemi Informativi e Innovazione ACI – ha sposato con entusiasmo il programma europeo e nazionale dell'agenda digitale”, completando “ancor più velocemente un percorso di trasformazione avviato con l'obiettivo di contribuire al progetto strategico del Paese, offrendo ai cittadini servizi digitali puntuali e di qualità”. E proprio l’adesione a questo ambizioso programma “ha portato ad una forte presenza sulle piattaforme di servizi digitali nazionali, come l'app IO, che l'ACI, con la quantità e capillarità dei propri contatti, ha contribuito a lanciare e far crescere”.