Aderire all’offerta di Arca Previdenziale permette, una volta conclusa la carriera lavorativa, di mantenere lo stesso stile di vita
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Mantenere il proprio stile di vita anche una volta in pensione è uno dei desideri di ogni lavoratore. Sui sogni di un futuro sereno, si staglia però il concretissimo "gap previdenziale”, ovvero la differenza tra l'ultima retribuzione e la pensione pubblica. Il contesto di incertezza demografica ed economica ci dà infatti un’unica sicurezza: la pensione pubblica sarà minore dello stipendio percepito durante la carriera lavorativa. La soluzione efficace per colmare questo divario, e garantire un tenore di vita adeguato durante i meritati anni di riposo, arriva però dalla pensione complementare.
“Le opportunità che offre la previdenza complementare sono molteplici - spiega Simone Bini Smaghi, vice direttore generale e responsabile direzione commerciale Arca Fondi SGR -. E in primis c’è proprio quella di andare a costituire un capitale che, al momento in cui si va in crescenza, può essere utilizzato per integrare, grazie ad una rendita, la pensione pubblica e, in questo modo, riuscire a mantenere un livello di vita vicino a quello degli ultimi anni di lavoro”.
Per capire quanto il gap previdenziale andrà influire sulla propria vita una volta lasciato il mondo del lavoro, e quindi in che modo porvi rimedio, Arca Fondi mette a disposizione uno strumento di simulazione che permette una stima precisa della pensione futura. Grazie al simulatore di Arca Fondi è possibile capire quanto si riceverà alla pensione in base ai contributi versati e come ottimizzare il proprio TFR per accumulare più capitale.
Secondo uno studio della Ragioneria generale dello Stato, un dipendente che lascerà il lavoro nel 2030 riceverà come pensione base il 64% dello stipendio, percentuale che scende al 43 se si parla di lavoratori autonomi. Se l’ultimo stipendio era, per esempio, 2mila euro, l’assegno pensionistico pubblico si aggirerà quindi attorno ai 1.280 euro per i dipendenti e attorno agli 860 euro per gli autonomi. Cifre ben lontane dagli stipendi percepiti.
Chiaro quindi come la previdenza complementare rappresenti uno strumento fondamentale per affrontare con serenità il futuro. Con le soluzioni personalizzate di Arca Fondi, è possibile costruire un piano previdenziale su misura, in linea con le proprie esigenze e aspettative.
Arca Fondi SGR, con la sua esperienza pluriennale nel settore del risparmio gestito, propone soluzioni di previdenza complementare pensate per le diverse esigenze dei lavoratori. L'offerta di Arca Previdenza si caratterizza per flessibilità, dando la possibilità di scegliere il profilo di investimento più adatto alle proprie esigenze e al proprio orizzonte temporale, diversificazione, grazie a una gestione professionale degli investimenti per ottimizzare il rapporto rischio/rendimento, trasparenza, fornendo informazioni chiare e complete sui costi e sulle performance del piano e assistenza personalizzata con esperti per la pianificazione previdenziale.
“Arca Previdenza è un fondo pensione aperto, articolato su quattro comparti, con una percentuale azionaria crescente” spiega Bini Smaghi. Il comparto Crescita sostenibile mira a una crescita del capitale nel lungo termine: si tratta di un comparto flessibile con esposizione azionaria massima fino al 70% e profilo di rischio medio/alto. E' indicato per gli iscritti che abbiano una previsione di permanenza nel fondo superiore ai 10 anni.
Il comparto Rendita Sostenibile si concentra sulla generazione di rendite stabili: è un comparto flessibile con esposizione azionaria massima fino al 40% e profilo di rischio medio. E' indicato per gli iscritti che abbiano una previsione di permanenza nel fondo superiore ai 5 anni.
Il comparto Alta Crescita Sostenibile punta a massimizzare la crescita nel lungo periodo: in questo caso si tratta di un comparto flessibile con esposizione azionaria massima fino al 100% e profilo di rischio alto. E' indicato per gli iscritti che abbiano una previsione di permanenza nel fondo superiore a 15 anni.
Il comparto Obiettivo TFR mira invece a replicare la rivalutazione del TFR: è un comparto flessibile con esposizione azionaria massima del 30% e garanzia di restituzione del capitale in alcuni casi specifici. Il profilo di rischio è medio ed è indicato per gli iscritti che abbiano una previsione di permanenza nel fondo fino a 5 anni.
Guardando specialmente ai giovani, Arca ha poi creato il servizio Life Cycle “che - conclude Bini Smaghi - permette di aderire a un comparto con una forte componente azionaria e di spostarsi, a mano a mano che ci si avvicina alla pensione, a comparti con meno componente azionaria”.