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8xmille piccoli gesti che fanno la differenza

Dal condominio solidale al doposcuola per dare un futuro ai ragazzi in zone dove la criminalità recluta manodopera tra i giovani, dalla mensa per chi ha perso tutto all’assistenza sanitaria gratuita: ecco come ogni firma diventa un gesto d’amore

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© Francesco Zizola  |  La mensa Caritas a San Ferdinando (RC) è un porto sicuro dove chiunque ne abbia necessità può approdare e ritrovare accoglienza e nuova dignità
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© Francesco Zizola |  La mensa Caritas a San Ferdinando (RC) è un porto sicuro dove chiunque ne abbia necessità può approdare e ritrovare accoglienza e nuova dignità

© Francesco Zizola |  La mensa Caritas a San Ferdinando (RC) è un porto sicuro dove chiunque ne abbia necessità può approdare e ritrovare accoglienza e nuova dignità

Come il famoso battito d’ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornado in Texas, allo stesso modo un piccolo gesto, che magari può sembrare insignificante, in realtà ha la capacità di cambiare radicalmente la vita delle persone. Succede, ad esempio, in un monastero trasformato in condominio solidale, in un poliambulatorio con assistenza gratuita, in una mensa che offre un pasto caldo, in un doposcuola per costruire il futuro… Succede, e basta poco per farlo succedere: basta un gesto che non costa nulla ma che può dare tanto. Basta una firma per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica.

Un gesto, quello di firmare per la Chiesa cattolica, che può sembrare banale ma che in realtà può significare molto per chi quell’aiuto lo riceve moltiplicato e indirizzato con capacità e determinazione ai bisogni di una moltitudine di progetti. Ecco alcuni dei più significativi che è stato possibile realizzare grazie a una semplice firma in sede di dichiarazione dei redditi.

Il doposcuola per ragazzi a rischio di dispersione scolastica

   A Cassano all’Ionio, piccolo comune calabrese in provincia di Cosenza, i fondi dell’8xmille hanno consentito di attivare già dal 2016 il progetto “L’appetito vien studiando”: in un palazzo della diocesi, e in collaborazione con l’équipe del progetto socio-educativo per minori della Caritas diocesana, è stato realizzato uno spazio di studio, formazione e aggregazione per sottrarre i giovani da contesti difficili della città. Un progetto di welfare innovativo, che parte dal servizio mensa e prosegue con doposcuola e laboratori che incentivano i ragazzi a coltivare le proprie passioni grazie all’impegno di 10 educatori, 2 cuoche e 20 volontari. A questo progetto, che ha accolto 40 minori dai 6 ai 13 anni e che ha accompagnato e sostenuto 35 nuclei familiari, sono stati destinati nel 2023 150mila euro dei fondi dell’8xmille.

Un pasto caldo per chi ha perso tutto

  A San Ferdinando, nel Reggino, è stata invece realizzata la mensa diocesana della Caritas di Oppido Mamertina-Palmi, una mano tesa a chi è in estrema povertà e a rischio di esclusione sociale, dalle famiglie in difficoltà economica ai migranti che arrivano sul territorio, passando per persone sole e vulnerabili. Sorta presso l’Istituto delle Suore della Carità, offre 100 posti a sedere e distribuisce 400 pasti a settimana grazie all’impegno di 30 volontari. Che non solo servono i pasti, ma sono disponibili ad ascoltare e sostenere chi si rivolge alla struttura in cerca di aiuto e di conforto. Il servizio, nato nel periodo della  pandemia, proprio nel 2020-2022 ha ricevuto grazie all’8xmille fondi per 115mila euro.

Accoglienza e una mano tesa a chi vive in strada

  A Salerno le firme per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica hanno invece consentito di avviare nel 2022 il progetto “Polo della Carità”, un sistema di accoglienza diffusa per garantire sostegno e supporto a chi vive in strada. Il progetto rappresenta una rete solidale che si snoda nel cuore della città attraverso diverse strutture, dal dormitorio “Don Tonino Bello” al Centro diurno “San Francesco di Paola”, con un servizio di ospitalità e la fornitura di cene e colazioni agli ospiti, che possono ottenere anche capi d’abbigliamento in caso di bisogno. Finanziato con 200mila euro nel 2023, il progetto ha accolto 182 persone solo nel primo semestre dell’anno, distribuendo 1.800 tra cene e colazioni già nei primi due mesi di apertura grazie all’impegno di 60 volontari.

Assistenza sanitaria gratuita per i più vulnerabili

  A Santhià, località nel Vercellese che un tempo era un’importante tappa della Via Francigena, i fondi dell’8xmille hanno consentito di attivare un servizio di poliambulatorio medico che fornisce assistenza sanitaria gratuita per i più vulnerabili. Partito come servizio di assistenza medica per i malati oncologici e di supporto psicologico per loro e per i loro congiunti, il poliambulatorio si è arricchito nel tempo, proprio grazie a chi ha firmato per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica, di nuovi servizi come visite mediche specialistiche (cardiologia, ortopedia, neurologia, endocrinologia, diabetologia, dermatologia, chirurgia, fisiatria), consulto psicologico giovanile, progetti per malati affetti da Alzheimer e perdita della memoria oltre al trasporto malati per le visite oncologiche. Il servizio, che ha ricevuto nel 2023 108mila euro di fondi, garantisce 130 visite mediche e trasporti mensili grazie a 60 volontari e al coinvolgimento di 10 medici specialisti.

Il condominio solidale per le donne con figli

  A Verona, città di Giulietta e Romeo, la Caritas diocesana ha realizzato con i fondi dell’8xmille un condominio solidale – chiamato Casa Santa Elisabetta – dedicato alle donne in difficoltà o con figli. Nella struttura, situata nel cuore della città, 8 alloggi autonomi sono destinati all’accoglienza di donne sole, in difficoltà, con figli, in situazioni di emergenza abitativa. E vengono utilizzati anche per ospitare famiglie e persone con situazioni di fragilità che abbiano bisogno di una sistemazione temporanea. “Un temporaneo luogo di ristoro, quasi un’oasi nel deserto – descrive la struttura il vescovo Domenico Pompili – pensata per ridare slancio e speranza a nuclei familiari di mamme con i loro figli. Si tratta infatti di situazioni familiari fragili che necessitano, oltre ad un concreto sostegno materiale, anche di amicizia, vicinanza, solidarietà. Che hanno bisogno di tutte quelle risorse che non sono in vendita né si possono comprare ma che, spesso, risultano indispensabili per superare situazioni di disagio e di necessità”. Risorse che servono a raggiungere determinati obiettivi di autonomia sottoscritti in un “patto di accompagnamento” al momento dell’ingresso nella struttura. Un progetto che, finanziato con 500mila euro per la ristrutturazione dell’edificio, dal 2020, ha accolto 19 persone (7 donne e 12 minori) di 6 differenti nazionalità, assicurando 24 mesi di ospitalità.

Un tesoro culturale recuperato dopo il terremoto

  A Gubbio, infine, i fondi dell’8xmille hanno consentito un intervento di grande valenza culturale: il recupero della chiesa della Madonna del Prato, un gioiello di architettura barocca eretto nel 1662 e reso inagibile dal terremoto dell’agosto 2016, che ha lesionato l’edificio e i tesori d’arte che custodisce. I 533mila euro di fondi erogati nel 2018 (ai quali si sono aggiunti 250mila euro di fondi per il terremoto della Regione Umbria) hanno consentito, dopo 375 giorni di lavori, di consolidare e restaurare 600 metri quadrati di stucchi e 330 metri quadrati di intonaci e di superfici affrescate. Riportando la Madonna del Prato, ha sottolineato il parroco don Fabrizio Cellucci, a essere “cuore pulsante della comunità”.

Tanti progetti per i quali ogni singola firma per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica è stata importante. E ogni singola firma ha contribuito a fare la differenza in questi e in tanti altri ambiti d’intervento finanziati proprio grazie all’8xmille: sul sito 8xmille.it puoi scoprire come ogni firma è diventata un gesto d’amore.

I contenuti di questa pagina sono stati prodotti integralmente da CEI

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