L’evento ha rappresentato un’importante occasione di visibilità all’ampia platea di investitori per 9 startup dell’ecosistema nazionale, in fase di fundraising
Sinergie e connessioni per creare un network capace di valorizzare le Startup facendole incontrare con i Corporate Partner che vogliono innovare. E’ questo il DNA dei Village, snodo centrale per l’ecosistema dell’innovazione di Crédit Agricole che ha visto, grazie al suo primo Demo Day nazionale svoltosi l’11 ottobre a Milano, compiere un ulteriore passo verso la creazione di una cerniera tra investitori e mercato, tra capitale e innovazione.
L’evento, organizzato da Crédit Agricole Italia nell’ambito dei servizi di fundraising riservati alle startup dell’ecosistema Le Village, ha rappresentato un’importante occasione di visibilità per nove startup interessate al fundraising, selezionate a livello nazionale tra le oltre 170 inserite ad oggi nel network dei Le Village.
Sul palco gli startupper si sono alternati in pitch di non più di 3 minuti: una manciata di secondi ma sufficienti per presentare efficacemente alla platea di investitori italiani e internazionali il problema del loro mercato, la soluzione individuata, i risultati finora raggiunti e il proprio business plan. Sostenibilità, wellbeing, salute, fintech, digitalizzazione ed efficientamento energetico sono solo alcuni dei campi che i partecipanti si sono detti pronti a ottimizzare o rivoluzionare.
Con questa iniziativa Crédit Agricole Italia, in collaborazione con tutti e 5 i Village parte dell’ecosistema, ha costruito per le startup un momento unico per fare conoscere la propria idea imprenditoriale e la propria soluzione attraverso un progetto di business da valorizzare e concretizzare.
Sul palco, oltre agli startupper, si sono alternati diversi attori del mondo dell’innovazione, come Carlotta Caprioli, Responsabile SCO Coordination & Open Innovation Crédit Agricole Italia e Federico Fini, del fondo industrial tech tedesco Join Capital, che da pochi mesi ha deciso di scommettere sull’Italia, aprendo una sede nel nostro Paese.
“Ho lavorato per tre anni in Estonia, un ecosistema molto piccolo dove però oggi si trovano una decina di “unicorn” - ha raccontato Fini, intervistato sul palco del Demo Day dal giornalista di Tgcom24 Dario Donato -. Questo rende il senso di come degli ecosistemi ben fatti, in cui le imprese, i ragazzi possono operare, inventare, avere tutte le partnership necessarie per accelerarsi, proprio come i Village, siano fondamentali”.
“L’obiettivo che ci diamo con l’ecosistema composto dai Village - ha poi spiegato Caprioli, dando il via al Demo Day - è quello di accelerare le startup, ma ce n’è anche uno più ampio, una mission, che è quella di creare l'innovazione, supportare l'innovazione, saldare quel legame locale che mette insieme gli imprenditori che sono i nostri partner, le startup, tutti gli enti del territorio tra cui le università e le associazioni, per stimolare l’innovazione".