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Luce e gas, altro inverno di tariffe al rialzo: ecco come risparmiare scegliendo la tariffa giusta

Le quotazioni del metano risalgono a causa delle tensioni internazionali, e anche il prezzo dell'elettricità è stato rivisto all'insù dall'Arera almeno per l'ultimo trimestre. Ma spendere meno si può con una tariffa indicizzata: ecco perché

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 © Danae Mauro

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Anche quest’anno, come nel 2022, il mercato internazionale dell’energia è sotto pressione a causa delle tensioni internazionali: se lo scorso anno la guerra in Ucraina ha provocato una crisi energetica che ha fatto schizzare alle stelle i prezzi di luce e gas, negli ultimi mesi si era sperato che l’allarme sullo shock energetico fosse rientrato. Ma lo scoppio del conflitto in Medio Oriente ha dissolto l’ottimismo facendo crescere la preoccupazione, oltre che per la situazione umanitaria e per le conseguenze geopolitiche, anche per i riflessi sulle materie prime del settore dell’energia. E infatti gli scossoni già si sono fatti sentire, con l’aumento del prezzo del gas sul Ttf di Amsterdam (il mercato di riferimento per gli scambi in Europa) e le inevitabili conseguenze sul prezzo dell’energia elettrica (il metano è uno dei combustibili più utilizzati per produrre elettricità).

Segnali non proprio positivi sul fronte dei prezzi erano comunque già arrivati anche prima dello scoppio delle tensioni in Medio Oriente, tanto che già a inizio ottobre l’Arera aveva annunciato un aumento delle tariffe per il mercato tutelato nell’ultimo trimestre dell’anno: +18,6% per la bolletta della luce rispetto al trimestre precedente. Mentre per il gas, già a settembre l’Autorità aveva annunciato un rincaro del 4,8% rispetto al mese di agosto. E data la situazione internazionale sembra scontato che nei prossimi mesi ci saranno altri aumenti. E quindi, ancora una volta, il rischio è quello di trovarsi ad affrontare un inverno particolarmente rigido: magari non dal punto di vista meteorologico, ma quasi sicuramente da quello dei prezzi.

A ciò si aggiunge il fatto che proprio il mercato tutelato dell’energia, quello le cui tariffe sono regolate dall’Arera, cesserà di esistere (a meno di proroghe dell’ultimo minuto grazie a interventi di governo o Parlamento) il 31 dicembre di quest’anno, e quindi a gennaio 2024 dovrà obbligatoriamente passare al mercato libero, sia per la fornitura di gas sia per quella di energia elettrica, anche chi finora non aveva ancora compiuto questo passo.

Bisogna quindi rassegnarsi a fare i conti prezzi dell’energia alle stelle? Non necessariamente: per riuscire a risparmiare ci sono diverse possibilità, e scegliendo la tariffa giusta in base alle proprie abitudini di consumo e alle proprie attitudini è comunque possibile spendere meno. Ad esempio, tra le tante offerte più o meno personalizzate che si trovano sul mercato, scegliendo una tariffa indicizzata: ecco quali sono le sue caratteristiche e i suoi vantaggi.

Scegliendo un’offerta con una tariffa indicizzata, il prezzo dell’energia – che sia gas o elettricità – non è prefissato e “bloccato” come succede in altri tipi di contratti, ma segue le oscillazioni del mercato e varia in base a un indice di riferimento. E quindi nei periodi in cui il mercato cala, anche la bolletta (a parità di consumi) diminuisce. L’ulteriore vantaggio è che, mentre generalmente l’energia viene venduta con prezzi al dettaglio, sottoscrivendo queste offerte si può accedere al prezzo del mercato all’ingrosso (a cui va aggiunto un contributo, che generalmente è un canone mensile o una maggiorazione del prezzo dell’indice di riferimento).

Particolarmente vantaggiosa è, ad esempio, l’offerta Energia VedoChiaro di ENGIE: si tratta di una tariffa indicizzata disponibile sia per il gas, sia per l’energia elettrica (proveniente al 100% da fonti rinnovabili), sia per la combinazione di entrambe. In tutti i casi con Energia VedoChiaro si paga la materia prima al prezzo del mercato all’ingrosso (cioè lo stesso prezzo che paga la stessa ENGIE), in modo che quando il prezzo cala le bollette, da subito, sono più leggere. Al prezzo all’ingrosso va aggiunto solo un piccolo contributo, che però è legato ai consumi: più si riesce ad essere efficienti, e meno si spende.

Nel dettaglio, per l’offerta Energia VedoChiaro Luce la tariffa della materia prima è quella all’ingrosso dell’indice PUN (Prezzo Unico Nazionale, il cui picco si è registrato a dicembre 2022 con una quotazione di 0,295 €/kWh mentre l'ultimo valore registrato, a settembre 2023 è di 0,116 €/kWh), alla quale vanno aggiunti il corrispettivo bloccato (0,0275 €/kWh) e la quota di commercializzazione al dettaglio (84 euro l’anno). Per l’offerta Energia VedoChiaro Gas, invece, il prezzo all’ingrosso è quello dell’indice PSVDA (Punto di scambio virtuale dell'hub italiano, il cui picco è stato di 1,248 €/Smc a dicembre 2022, mentre l’ultimo valore disponibile, aggiornato a settembre 2023, è pari a 0,44 €/Smc), a cui vanno aggiunti il corrispettivo bloccato (0,044971 €/Smc) e la quota di commercializzazione al dettaglio (84 euro l’anno + 0,00795 €/smc).

L’offerta Energia VedoChiaro di ENGIE è disponibile fino al 14 novembre: per saperne di più e per sottoscriverla, è possibile trovare tutte le informazioni e i dettagli sulla pagina dedicata.

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