Sapere quanto costa un’ora di aria condizionata o fare una lavatrice può essere fondamentale per risparmiare
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Cercare di risparmiare qualcosa sulla bolletta non è un’arte, ma una scienza che si basa su dati concreti. Sapere infatti quanto consumano gli elettrodomestici che usiamo, più o meno abitualmente, e anche quando conviene utilizzarli è la base per poter ridurre i consumi.
Bisogna innanzitutto partire da un elemento: la classe energetica dei nostri elettrodomestici cambia radicalmente il loro peso in bolletta. Un’asciugatrice di classe A++ permette infatti di dimezzare il numero di Kw/h rispetto a un modello in classe B. Discorso che, in linea di massima, vale per tutti gli elettrodomestici ma si fa più importante per quelli energivori. Basti pensare che un condizionatore di classe A++ permette risparmi in bolletta del 40% rispetto ad uno di classe B, risparmi quantificabili in 100 euro all’anno.
Proprio riscaldare e raffreddare la casa e l’acqua sono tra le pratiche più costose per le famiglie italiane, ma per lo stesso motivo anche dove il risparmio, con qualche accorgimento, può essere più rilevante. Sempre riguardo al condizionatore, che può arrivare a pesare fino ad oltre 230 euro all’anno in bolletta, oltre alla classe energetica, è importante sapere che quelli dotati di funzione “inverter”, ossia che al raggiungimento della temperatura richiesta rallentano l’emissione di aria fredda, consentono risparmi anche del 30%. E se la notte vogliamo dormire al fresco, ma senza che il conto in banca “prenda freddo”, è bene non solo scegliere una temperatura che sia al massimo 6-8 gradi meno che all’esterno, ma anche attivare la funzione deumidificatore e sleep: risparmio stimato rispettivamente del 13% e del 10%.
Per quanto riguarda l’acqua calda, invece, grande attenzione va fatta se si possiede un boiler elettrico. A seconda delle dimensioni e delle esigenze, può pesare fino a 1.000 euro sulla bolletta a fine anno. Per questo va scelto in base alle esigenze: quelli ad accumulo riscaldano l’acqua più lentamente, ma di fatto restano sempre accesi, a differenza degli scaldabagno istantanei che garantiscono acqua calda “a comando”, ma con un grandissimo dispendio energetico, al punto che in molti casi richiedono l’innalzamento della potenza del contatore per garantire un corretto funzionamento. Quindi, al momento dell’acquisto, chiediamoci se il nostro nucleo familiare utilizzerà costantemente durante l’arco della giornata l’acqua calda oppure verrà accesa poche volte al giorno.
Un altro elemento fondamentale per tenere a bada la bolletta è sapere come venga ripartita la spesa energetica tra i vari elettrodomestici che abbiamo in casa: tra quelli che usiamo abitualmente infatti si trovano dei “grandi consumatori”. Ad esempio il frigorifero e il congelatore, di cui ci dimentichiamo spesso, restano sempre accesi, impattando fino al 12% della bolletta. Magari se ci assentiamo per lunghi periodi da casa, soprattutto d’estate, meglio svuotarli e spegnerli. Oppure un grande energivoro è il phon: asciugarsi mediamente mezz’ora al giorno i capelli costa 40 euro all’anno con un consumo di 180 kWh all’anno. Lavatrice e lavastoviglie, invece, se almeno di classe A sono meno esigenti, a patto di non utilizzarle tutti i giorni. Con rispettivamente 260 e 220 cicli, ossia due ogni tre giorni circa, spenderemo circa 40-50 euro ad elettrodomestico, ma utilizzandoli quotidianamente e con cicli più lunghi e intensi si può anche raddoppiare la spesa.
Come sempre, esiste una regola universale che anche nel caso dei consumi va applicata: quella del buonsenso. Abitudini e stile di vita sono un elemento centrale oltre che per scegliere un determinato elettrodomestico anche per trovare la tariffa energetica più adatta. Per orientarti, puoi consultare il servizio di confronto delle offerte luce su Facile.it, che permette di scoprire la soluzione più adatta alle tue necessità.
Spegnere le luci quando non serve garantisce qualche decina di euro di risparmio a fine anno, così come utilizzare gli elettrodomestici, se possibile, nelle ore notturne a patto di avere una bolletta che preveda un costo energetico inferiore dopo una certa ora. Conoscere il tipo di contratto stipulato (a partire dalla tariffa monoraria o bioraria) è un elemento centrale per capire quando convenga utilizzare determinati elettrodomestici affinché non pesino troppo in bolletta. E se proprio dobbiamo addormentarci davanti al televisore, prevediamo almeno una funzione di autospegnimento: un apparecchio da 40 pollici acceso 4 ore al giorno costa mediamente 35 euro all’anno solo di energia elettrica.