Imprese Vincenti, a Torino l'appuntamento sull'agribusiness
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Durante il nuovo appuntamento, incentrato sul tema dell'Agribusiness, sono state presentate altre 10 aziende selezionate per far parte del programma di Intesa Sanpaolo dedicato alla valorizzazione delle migliori PMI italiane e sono stati assegnati due premi speciali
Imprese Vincenti, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle eccellenze tra le PMI italiane, prosegue il suo roadshow: dopo le tappe di Milano, Torino, Cuneo, Brescia, Bergamo, Padova, Venezia Mestre, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Bari, per l’ottavo appuntamento il tour è tornato a Torino. L’incontro, dedicato in particolare al settore dell’Agribusiness, si è tenuto nell’Auditorium del grattacielo di Intesa Sanpaolo, dove dieci “Imprese Vincenti” del comparto hanno raccontato la propria storia e il modo in cui hanno affrontato il difficile contesto attuale grazie alle proprie scelte strategiche e di sviluppo.
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“La tappa di Imprese Vincenti dedicata all’agricoltura – ha spiegato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo (il centro d’eccellenza che, dedicato ad agricoltura, silvicoltura, allevamento, florovivaismo e agriturismi, è presente sul territorio con 228 punti operativi e circa 1.000 professionisti) – rappresenta, soprattutto nell’attuale contesto, un evento unico per valorizzare le molteplici eccellenze che in Italia vantiamo in ambito agroalimentare premiando innovazione, progettualità e capacità imprenditoriali oltre che la profonda qualità del business”.
E in quest’ottica Intesa Sanpaolo, forte del ruolo di riferimento che la Direzione Agribusiness detiene sulle aziende di questo comparto, ha “rafforzato ulteriormente il proprio supporto grazie a una crescente vicinanza su interventi decisivi per l’agricoltura del futuro come gli investimenti in transizione digitale ed ecologica, oltre che nell’offrire sostegno concreto alle aziende per i fabbisogni legati alla liquidità nei pagamenti e alla continuità produttiva. Un network di nuovo credito a medio e lungo termine testimoniato dagli 8 miliardi di euro messi a disposizione delle piccole e medie imprese dell’agroalimentare nell’arco del Piano d’Impresa 2022-2025 con in parallelo i 3 miliardi di euro relativi all’accordo siglato con Coldiretti a supporto dell’accesso ai bandi del PNRR”.
La filiera agroalimentare, del resto, rappresenta uno dei settori-chiave dell’economia del nostro Paese ed è ai vertici anche in Europa: secondo un report della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, “nel 2021 il settore agroalimentare italiano (inteso come la somma di agricoltura, silvicoltura e pesca e dell’industria alimentare delle bevande e del tabacco) ha generato un valore aggiunto di circa 64 miliardi di euro, il 4% del totale italiano, e ha dato occupazione a oltre 1 milione e 400mila addetti, il 5,5% sul totale occupazione in Italia”. Ma se si considerano anche l’indotto e i margini del settore dei trasporti, della distribuzione e della ristorazione, il peso sull’intero sistema economico “sale a circa il 13%. A livello europeo siamo il terzo Paese in termini di valore aggiunto, dopo Germania e Francia, con un contributo del 12% sul totale, e il quarto in termini di occupazione”.
Oggi però il settore, che risulta “tra i più colpiti dalla crisi energetica e dalla carenza di alcune materie prime causata dal conflitto in Ucraina”, deve affrontare anche una grande sfida per garantire il proprio futuro: quella della sostenibilità. E per questo “gli investimenti in tecnologia 4.0 e digitalizzazione saranno cruciali”, e saranno sostenuti anche dal PNRR “cha ha messo a disposizione 6,8 miliardi per rendere più produttiva, più digitale e più sostenibile la produzione agro-alimentare italiana”. L’agricoltura e l’agro-industria costituiscono infatti “un terreno ottimale per l’integrazione di contenuti tecnologici avanzati derivanti da numerosi ambiti abilitanti, quali aerospazio, ICT, nanotecnologie, nuovi materiali e biotecnologie, che portano alla realizzazione di soluzioni altamente innovative utilizzate ad esempio nell’agricoltura di precisione e nella produzione di vegetali in ambienti difficili”.
Dopo le tappe di Milano, Torino, Cuneo, Brescia, Bergamo, Padova, Venezia Mestre, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Bari e di nuovo Torino, il tour prosegue il 24 febbraio, sempre a Torino, con un incontro incentrato sul tema dell’impatto sociale per le imprese sociali e al terzo settore, che esprimono una componente essenziale dell’economia del Paese.
Donnafugata di Marsala, (TP) può contare sulle cantine storiche di Marsala e quattro tenute dedicate a piccole produzioni di pregio da oltre 400 ettari di vigneto e cantine di vinificazione: Contessa Entellina; Pantelleria (dove la coltivazione della vite ad alberello è Patrimonio Unesco); sull’Etna e nel territorio di Vittoria.
Azienda Agricola Cau&Spada di Sassocorvaro Auditore (PU) si sviluppa nel ciclo di una filiera corta totale e si occupa di produzione biologica di cereali e foraggio, allevamento di ovini e produzione di latte, con vendita diretta e distribuzione di formaggi di produzione propria.
Fattoria della Piana di Candidoni, (RC) è una cooperativa di allevatori calabresi che raccoglie e trasforma il latte in formaggi di alta qualità. Grazie ad un moderno impianto di biogas e ai pannelli fotovoltaici che producono energia e fertilizzanti l'azienda è un modello di economia circolare.
Distillerie Bonollo Umberto di Mestrino, (PD) sono un riferimento qualitativo nel settore della distillazione grazie a un know how produttivo avanguardistico, alimentato da continui rilevanti investimenti in ricerca e tecnologia. Da sempre ispirata al riutilizzo delle risorse, Bonollo riduce al minimo l’impatto ambientale. Dalla vinaccia, oltre al distillato, si ottengono numerosi sottoprodotti che generano un'economia circolare virtuosa.
Martinucci di Presicce - Acquarica (LE) si occupa della produzione di pasticceria e gelateria surgelata. Dopo il primo stabilimento produttivo a Specchia, l'importante crescita di fatturato ha portato ad aprire un nuovo stabilimento dedicato al mondo del gelato nel 2016 ed un nuovo polo produttivo per torte e monoporzioni nel 2022.
Mangimi Liverini di Telese Terme (BN) produce mangimi destinati ad animali da reddito nutrizionalmente corretti e sostenibili. La qualità è obiettivo strategico della Liverini che lavora costantemente con innovazione, tecnologia e ricerca, consulenza e produttività, valore economico e sociale per un impegno sostenibile di risorse.
Belgravia società agricola di Azzano San Paolo, (BG) nasce con la coltivazione di ortaggi e cresce con la coltura di insalate in serra e la sua successiva lavorazione per renderle un prodotto pronto al consumo. Belgravia è stata la prima azienda europea nel mondo delle insalate Baby Leaf ad aver ottenuto la certificazione residuo zero.
Associazione Covalpa Abruzzo di Celano (AQ) è leader in Italia nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione di ortaggi surgelati. Oggi è costituita da 12 Società Cooperative di produzione di primo grado e conferimento di ortaggi che a loro volta rappresentano una base complessiva di 262 soci, per un totale di 111 soci conferenti nel 2021 e 1.259 ettari investiti.
Parma Is di Traversetolo (PR) nasce con la missione di offrire al consumatore prodotti freschi e innovativi, utilizzando materie prime di alta gamma, per rispondere alle crescenti esigenze di piatti pronti e salutari.
Meregalli Giuseppe di Monza, (MB) è l’azienda leader in Italia nella distribuzione di vini e spirits nazionali e internazionali, con oltre 1.500 eccellenze del panorama enologico mondiale.
Il Premio speciale durante questa tappa di Imprese Vincenti è stato assegnato a Cantina Coppacchioli Tattini di Cupi (MC) e all’Azienda Agricola Monge di Villafaletto (CN).