Per poter rispondere in tempo reale alle esigenze del mercato del lavoro, le Agenzie per il Lavoro puntano sulla formazione continua garantita dal fondo Forma.Temp. Ma anche, assieme ad Assolavoro, sugli ITS, enti di formazione post diploma rivolti ai giovani
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Nel mondo del lavoro la formazione continua, spesso sottovalutata, ha invece un’enorme importanza. Secondo l’Ocse, infatti, è “fondamentale se si vuole avere successo nei mercati del lavoro e nelle società modellate da megatrend quali aumento dell'aspettativa di vita, rapidi cambiamenti tecnologici, globalizzazione, migrazione, cambiamenti ambientali e digitalizzazione, nonché shock improvvisi come la pandemia di Covid-19”. E in quest’ottica le Agenzie per il Lavoro sono per loro natura tra i maggiori operatori a erogare formazione nel mondo del lavoro grazie anche a uno strumento dedicato, il fondo bilaterale Forma.Temp dedicato ai lavoratori in somministrazione.
Il sistema di formazione delle Agenzie ha infatti lo scopo di rispondere in tempo reale al continuo mutamento dei profili occupazionali richiesti e alle esigenze di formazione delle aziende. Proprio in quest’ottica è stato creato il fondo Forma.Temp, il cui scopo è proprio quello di promuovere la qualificazione e la riqualificazione dei lavoratori somministrati, ai quali vengono contemporaneamente fornite prestazioni previdenziali specifiche attraverso la gestione di un Fondo di solidarietà e l’erogazione di misure di sostegno e integrazione al reddito.
I lavoratori in somministrazione, così, grazie a Forma.Temp possono usufruire di un sistema di formazione continua in modo da rispondere alle reali esigenze del mercato del lavoro. E non è un caso se, nel caso dei contratti a termine, il numero di lavoratori in somministrazione che alla scadenza del contratto trovano velocemente un nuovo impiego è decisamente più alto della media del mercato del lavoro (60,9% contro 42,7% a 30 giorni, 69.3% contro 50,5% a 60 giorni e 74.3% contro 57,6% a 90 giorni dalla cessazione del precedente contratto).
La formazione delle Agenzie è infatti anche fortemente orientata al risultato: i lavoratori che si affidano alle Agenzie per il Lavoro devono ottenere un impiego. Per questo, secondo i dati di Assolavoro (l’associazione che riunisce le Agenzie per il Lavoro italiane) nel 2021 il fondo Forma.Temp ha offerto 60mila corsi a 310mila lavoratori, erogando 2 milioni e 100mila ore di formazione nel corso dell’anno. Forma.Temp, tra l’altro, è stato il primo fondo interprofessionale in Italia ad avviare una sperimentazione che sarà in grado, una volta a regime, di rilasciare ogni anno decine di migliaia di badge digitali, con ricadute positive sull’occupabilità dei lavoratori. I corsi finanziati da Forma.Temp permettono infatti il rilascio del Digital Badge, lo strumento digitale di certificazione delle competenze sempre più richiesto nel mondo del lavoro.
E la formazione, per i lavoratori, è sempre gratuita: le attività di Forma.Temp (che si svolgono sotto la vigilanza dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) sono infatti finanziate con un contributo a carico delle Agenzie per il Lavoro pari al 4% delle retribuzioni lorde corrisposte ai lavoratori somministrati.
Le Agenzie hanno però anche un altro ruolo in tema di formazione: quello di essere un “ponte” tra i percorsi di istruzione e il mondo del lavoro, affiancando le scuole nella progettazione e realizzazione dell’esperienza in alternanza. Proprio le Agenzie per il Lavoro sono infatti partner strategici del mondo dell’istruzione per la creazione degli ITS, enti di formazione post diploma rivolti a giovani tra 18 e 29 anni e caratterizzati da una formazione terziaria non universitaria.
Gli ITS, costituiti in Fondazioni, realizzano percorsi formativi (generalmente biennali, ma a volte anche triennali), sulla base di piani predisposti dalle programmazioni regionali, riconosciuti dal Miur. E in quest’ottica Assolavoro ha dato vita, assieme a partner di primo livello, a I-CREA Academy per formare professionisti capaci di combinare tecniche tradizionali con abilità e conoscenze innovative legate alla digitalizzazione.
Una risposta, quella di Assolavoro e delle Agenzie per il Lavoro, alle sollecitazioni dell’Ocse che di recente ha chiesto all’Italia di investire di più nella formazione continua degli adulti, ma anche di “rafforzare l'efficacia dei percorsi di formazione tecnica e professionale e ridurne la frammentarietà affinché questi vengano percepiti come opzioni educative di alto livello”.