In queste settimane di grande volatilità sui mercati finanziari è fondamentale non agire seguendo l’emotività del momento; meglio farsi consigliare da un consulente indipendente
Queste settimane, sui mercati, sono le più difficili da dieci anni. La paura del coronavirus sta spaventando i listini mondiali, con ribassi significativi e tanta volatilità. È proprio in questi momenti che si rischia di farsi travolgere dal panico e lasciare che l’emotività prenda il sopravvento, con il rischio di accusare perdite consistenti. Ecco perché, a maggior ragione in momenti di forte nervosismo sugli indici azionari, è bene affidarsi ad un consulente indipendente che possa consigliarci cosa fare.
Italia fanalino di coda in educazione finanziaria
Chi fa da sé, fa per tre. Non se si tratta di investimenti. Per capirlo meglio, ecco qualche dato: l’Italia è 63esima nella classifica mondiale dell’educazione finanziaria di Standard & Poor’s e, secondo la Consob, solo un risparmiatore su due conosce la consulenza in materia di investimenti. In questo scenario, il lavoro del consulente diventa indispensabile per investire in modo efficiente.
Vietato farsi prendere dall’ansia
Tra gli investitori, uno dei comportamenti più diffusi è l’avversione alla perdita (loss aversion) che - secondo lo studio di M. Abdellaoui, H. Bleichrodt e O. L’Haridon A Tractable Method to Measure Utility and Loss Aversion under Prospect Theory del 2008 - riguarda il 76% degli investitori. Il desiderio di evitare una perdita è due volte più forte della motivazione a realizzare un guadagno. C’è poi anche da considerare un altro comportamento che sarebbe meglio evitare, ossia l’eccesso di sicurezza (overconfidence), che secondo gli ultimi dati della Consob riguarderebbe il 30 per cento degli italiani. Quando parliamo di investimenti sarebbe sempre meglio cercare di essere razionali e non agire mossi dell’emotività del momento.
La pazienza paga
Quando si decide di investire è bene fissare un orizzonte temporale, preferibilmente di medio-lungo periodo. E sarebbe buona norma rispettarlo, anche se si attraversano momenti di fortissima volatilità, come sta accadendo un queste settimane. Gli investitori che decidono di non smobilitare il proprio portafoglio, alla lunga ottengono rendimenti positivi. Facciamo un esempio su tutti per chiarire: un risparmiatore che avesse venduto i suoi prodotti finanziari nel 2010, si sarebbe perso un rendimento di oltre il 70 per cento dell’indice americano S&P500, rilevato alla fine dello scorso anno.
L’importanza del consulente indipendente
In momenti di forte nervosismo e oscillazioni sui mercati, è lecito avere dubbi sul comportamento da adottare e su cosa sia meglio fare per il proprio portafoglio di investimento. Affidarsi ad un servizio di consulenza indipendente, come quello offerto da Moneyfarm, è la scelta giusta per costruire un portafoglio diversificato, in grado di generare un rendimento positivo nel corso del tempo, in base al proprio profilo di rischio.