Guida alla finanza

I 3 errori più comuni dell’investitore in situazioni di stress

In periodi di forte volatilità sui mercati, può succedere di commettere degli errori perché mossi da reazioni emotive; ecco quali è meglio evitare per difendere le performance di rendimento in un orizzonte temporale di lungo termine

03 Giu 2020 - 16:50

I mercati finanziari provano a lasciarsi alle spalle il coronavirus. Aprile e maggio sono stati mesi in cui i listini hanno messo a segno poderosi recuperi rispetto ai minimi di fine marzo. Gli investitori, quindi, puntano sulla ripresa delle attività produttive, con la graduale riapertura delle economie. In questa “fase 2” inoltrata, ripartono anche gli investimenti. Durante l’emergenza sanitaria gli investitori sono stati sottoposti a livelli di stress elevati, commettendo diversi errori. Vediamo quali sono quelli che sarebbe meglio evitare di commettere.

I bias cognitivi che influenzano i nostri comportamenti

Nei momenti di forte stress, bisogna evitare di farci influenzare dai bias cognitivi. Ma cosa sono? Si tratta di scorciatoie che la nostra mente ha individuato per far fronte alle decisioni che ogni giorno dobbiamo prendere. Questi modi di pensare schematici possono diventare modi di pensare ricorrenti, a cui ricorriamo anche in situazioni che, invece, richiederebbero un approccio più analitico.

I tre bias più comuni per gli investitori

Nei periodi di forte volatilità dei mercati, è più facile finire vittima di bias cognitivi che ci inducono a prendere delle decisioni, anche riguardo ai nostri investimenti, semplicemente sbagliate. Per evitare di perdere soldi, quindi, è importante saper riconoscere queste dinamiche mentali che spingono ad agire in un determinato modo, in una situazione specifica. Affidarsi ad un consulente indipendente, come Moneyfarm,  è il primo passo per gestire al meglio l’emotività.

Avversione alla perdita

Quando la percezione del rischio cambia, per esempio in periodi di forte volatilità, siamo spinti ad adottare atteggiamenti di maggiore cautela e protezioni. Se si tratta di investimenti, questo potrebbe voler dire focalizzarsi solo sul breve termine e non sul lungo, perdendo di vista l’obiettivo finale. L’investitore troppo emotivo, quindi, potrebbe cedere al panico, e vendere i suoi investimenti con l’intento di limitare le perdite, in momenti di forte calo. Questo è un errore che può costare caro perché nel lungo periodo, come insegna la storia, gli indici azionari sono destinati a risalire, ma se non si resta investiti, si corre il rischio di incassare solo le perdite, mancando i rimbalzi.

Overconfidence

Un altro atteggiamento mentale molto pericoloso è quello dell’overconfidence, ossia credere di conoscere ogni aspetto dei mercati finanziari, fidandosi troppo delle proprie capacità. Non è un caso che nelle ultime settimane, analizzando le ricerche effettuate su Google, si nota un aumento di quelle correlate al trading online. L’errore sta nel pensare di essere in grado di trarre un profitto nel breve, con operazioni fortemente speculative, senza avere la pazienza di pianificare un orizzonte temporale per il proprio investimento, con un profilo di rischio collegato. “Chi fa da sé per per tre”. Se parliamo di investimenti, il detto non è quasi mai vero.

Confirmation bias

L’ultimo bias da evitare, per preservare il rendimento del portafoglio di investimento è la tendenza a focalizzarci su informazioni che confermano la nostra visione del mondo. Semplificando il ragionamento: le persone selezionano prove che tendono a confermare una visione dei fatti precostituita, ignorando le evidenze contrarie. Abbiamo un’idea, magari sbagliata, facciamo ricerche online mirate a confermarla, e agiamo senza considerare anche altre fonti o punti di vista, con il rischio di commettere un errore.

Cosa bisognerebbe fare?

Una buona scelta sarebbe affidarsi ad un servizio di consulenza indipendente, come quello offerto da Moneyfarm,   in grado di investire in un portafoglio diversificato, in linea con l’orizzonte temporale definito con il cliente, e in base al suo profilo di rischio. E, soprattutto, senza correre il rischio di farsi influenzare dal nervosismo momentaneo dei mercati finanziari ma puntando a raggiungere nel tempo i propri obiettivi finanziari.

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