Innovazione, sostenibilità e qualità sono i pilastri della “filiera stretta” con cui Mutti investe sul futuro
Le filiere agroalimentari non sono solo un pilastro dell’economia, ma anche uno strumento per generare valore economico, sociale e ambientale. Quando un’azienda riesce a costruire rapporti solidi con i propri fornitori, a investire nella qualità e a promuovere la sostenibilità, non solo sostiene i territori in cui opera, ma contribuisce anche alla reputazione del Made in Italy nel mondo.
Mutti, azienda leader nella trasformazione del pomodoro, da 125 anni porta avanti una filosofia basata su innovazione, trasparenza e legame con il territorio. La sua “filiera stretta” coinvolge oltre 800 famiglie di agricoltori italiani, selezionati per garantire una materia prima di qualità superiore. Attraverso rapporti di fiducia e politiche di prezzo che premiano l’eccellenza, Mutti riesce non solo a valorizzare il pomodoro italiano, ma anche a sostenere l’economia locale e a promuovere uno sviluppo sostenibile.
Per generare valore sociale, tuttavia, non basta sostenere gli agricoltori. Mutti ha intrapreso un piano di iniziative che hanno un impatto sulla comunità e che includono la formazione e l’assunzione di rifugiati e richiedenti asilo come lavoratori stagionali. L’obiettivo dell’azienda, è quello di estendere questo modello, favorendo l’inserimento lavorativo di categorie svantaggiate non solo nei propri stabilimenti, ma anche presso i partner commerciali. Innovazione e sostenibilità: i pilastri del futuro - Al centro della strategia aziendale c’è anche la sostenibilità ambientale. Con la Mutti Green Strategy, l’azienda si impegna in progetti che abbracciano tutta la filiera, dalla biodiversità alla riduzione dell’impatto ambientale. Tra le iniziative più significative, spiccano un programma pluriennale di ripristino e riqualificazione degli ecosistemi e l’installazione di pannelli solari negli stabilimenti del Nord Italia per favorire la transizione energetica. Ridurre gli scarti e trasformarli in risorse è un punto fondamentale della strategia che va nella direzione di un’economia circolare tangibile: ecco quindi che i sottoprodotti della lavorazione del pomodoro, come bucce e semi, vengono riutilizzati per la produzione di biogas e nella zootecnia.
Il modello di Mutti è oggi un esempio virtuoso di come l’innovazione e la sostenibilità possano coniugarsi con la tradizione agroalimentare italiana, creando un’eccellenza autentica del Made in Italy. Oggi Mutti esporta i propri prodotti in oltre 100 Paesi, generando il 56% del fatturato dai mercati esteri e rafforzando la reputazione dell’Italia sui mercati internazionali.