flessibilità

Previdenza complementare, e se all’improvviso ho bisogno dei miei risparmi?

I fondi pensioni offrono la possibilità di richiedere anticipi o riscatti

in collaborazione con Arca Fondi
 © Pixabay

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Spesso la vita ci pone di fronte a difficoltà, ma anche opportunità, imprevedibili. E proprio questa consapevolezza ci spinge a volere la sicurezza che, in caso di necessità, si possa avere un rapido e facile accesso ai propri risparmi. La flessibilità rappresenta infatti uno dei parametri su cui ci si basa al momento di scegliere eventuali investimenti finanziari. Una regola questa a cui non sfugge neanche la potenziale sottoscrizione di un fondo pensione.

I fondi pensione offrono una certa flessibilità ai partecipanti, consentendo, in determinati casi, di richiedere anticipi (somme in acconto sul montante maturato) o riscatti del capitale accumulato, per altro con un trattamento fiscale più convenienti rispetto a quelli stabiliti per il Tfr rimasto in azienda.

Spese sanitarie

 E’ sempre possibile ottenere un anticipo per sostenere spese sanitarie per far fronte a spese sanitarie relative a gravissime situazioni personali, del proprio coniuge o dei figli. In questo caso si può richiedere fino al 75% dell’intero montante maturato. Con il Tfr in azienda invece è possibile ottenerlo soltanto dopo otto anni di lavoro nella stessa impresa e sino al 70% del maturato.

Acquisto o ristrutturazione prima casa

 Per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa per sé o per i figli si può ottenere fino al 75% della posizione individuale maturata. La richiesta può essere inoltrata soltanto dopo otto anni di partecipazione alla previdenza complementare, anche se alcuni fondi prevedono la possibilità di accedervi prima. Con il Tfr in azienda l’anticipo previsto si ferma invece al 70%.

Anticipi per i quali non è prevista la documentazione

 I fondi pensione, dopo un minimo di otto anni dalla sottoscrizione, prevedono inoltre la possibilità di richiedere anticipi anche per esigenze non documentate. In questo caso si può arrivare fino al 30% della posizione individuale maturata.

Le possibilità di riscatto

 In determinati casi si può chiedere inoltre il riscatto dal fondo pensione, ovvero la chiusura e la liquidazione di tutto o parte della posizione individuale maturata prima del raggiungimento dei requisiti per il pensionamento.

Il riscatto parziale, pari al 50% del montante individuale maturato, può essere richiesto in caso in disoccupazione per un periodo compreso tra 12 e 48 mesi. Il riscatto totale, pari al 100% del montante individuale maturato, è invece possibile in caso di disoccupazione per più di 48 mesi.

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