capire per scegliere

Previdenza complementare, come funziona un fondo pensione

Versamenti, investimenti, performance: ecco come una piccola cifra ogni mese si trasforma in un “capitale”

05 Mar 2025 - 07:56
 © Dal Web

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Il fondo pensione è uno strumento di previdenza complementare che permette ai lavoratori di costruirsi una pensione integrativa, da affiancare a quella pubblica. Si tratta di un investimento a lungo termine, il cui obiettivo è quello di garantire un futuro più sereno dal punto di vista finanziario. Ma come funziona esattamente un fondo pensione?

Iscrizione e versamenti

 L’adesione a un fondo pensione è volontaria e può avvenire in maniera individuale, e in questo caso il lavoratore versa autonomamente i propri contributi, oppure può avvenire in maniera collettiva, tramite il proprio datore di lavoro e, in questo caso, i contributi possono essere trattenuti direttamente in busta paga.

Il funzionamento di un fondo pensione si basa su versamenti regolari, che vengono investiti in strumenti finanziari per cercare di ottenere un rendimento nel tempo. La somma accumulata cresce grazie agli interessi generati dagli investimenti.

Investimenti

 I contributi versati al fondo pensione vengono destinati ad un conto individuale intestato al sottoscrittore e investiti in diversi strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni, fondi comuni, a seconda della linea di investimento scelta. L'obiettivo è ottenere un rendimento nel lungo periodo, in modo da incrementare il capitale accantonato e garantire una pensione integrativa più elevata.

Quando si aderisce a un fondo pensione si può scegliere tra diversi comparti di investimenti a seconda delle proprie esigenze, dell’orizzonte temporale e della propria propensione al rischio. I fondi pensione sono gestiti da società specializzate, che si occupano di amministrare i contributi, investirli sui mercati finanziari e garantire la trasparenza e la sicurezza degli investimenti.

Prestazioni

 Il diritto alla prestazione pensionistica si matura con il raggiungimento dei requisiti del regime obbligatorio di appartenenza e almeno 5 anni di partecipazione alla previdenza complementare. Attualmente, le prestazioni possono essere erogate sotto forma di rendita vitalizia o, in parte, come capitale. Se la conversione del 70% del montante supera il 50% dell’assegno sociale, si può riscattare fino al 50% del capitale. Se è inferiore, è possibile riscattare il 100% del montante. Questa soglia varia annualmente con l’assegno sociale: attualmente, con un montante inferiore a 120mila e 150mila euro, il riscatto può essere totale.

“Una pianificazione consapevole è fondamentale per una pensione serena", afferma Simone Bini Smaghi, Vice Direttore Generale di Arca Fondi SGR. Strumenti come i simulatori previdenziali aiutano a comprendere l’impatto di piccoli contributi nel tempo. Ad esempio, un lavoratore 35enne con stipendio netto di 2.000 euro che destina solo il Tfr a un fondo pensione, senza altri contributi, potrebbe accumulare circa 125mila euro entro la pensione, garantendosi così una risorsa significativa per il futuro.

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