La normativa prevede la deducibilità di parte degli importi versati, una tassazione agevolata sui rendimenti e l’esenzione della tassa di successione sul capitale accumulato
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Non solo un investimento per il futuro, la previdenza complementare rappresenta un “guadagno” sin da subito. Fondamentale per costruirsi una pensione integrativa, aderire a un fondo pensione è un’opportunità che genera vantaggi fin da subito, grazie agli importanti benefici fiscali che offre. Questi ultimi, pensati per incentivare il risparmio previdenziale, rendono i fondi pensione uno strumento ancora più interessante e conveniente.
Il principale vantaggio fiscale è la possibilità di dedurre i contributi versati al fondo pensione dal reddito imponibile Irpef. Questo significa che una parte dei versamenti effettuati viene sottratta al calcolo delle tasse, con un conseguente risparmio fiscale. La deduzione è ammessa fino a un tetto massimo di 5.164,57 euro annui.
Nel pratico questo significa che versando il massimo importo deducibile (5.164,57 euro), si può ottenere un risparmio fiscale annuo che, nel caso si applichi al proprio reddito un'aliquota del 23%, è di circa 1.188 euro, nel caso di un'aliquota del 35% è di 1.807 euro e infine nel caso di un'aliquota del 43% arriva a circa 2.221 euro.
Anche i rendimenti ottenuti dal fondo pensione godono di un trattamento fiscale agevolato. Mentre la maggior parte delle rendite finanziarie sono tassate al 26%, i rendimenti dei fondi pensione sono soggetti infatti a un'imposta sostitutiva del 20%.
In caso di decesso dell’aderente inoltre il capitale accumulato nel fondo pensione non entra nell'asse ereditario e non è soggetto a tassa di successione. Questo significa che i beneficiari designati riceveranno l'intero importo senza alcuna decurtazione.