© Visit Piemonte, ph Gianni Oliva Photography | Bollengo, Chiesa S.S. Pietro e Paolo
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Grazie al progetto di Regione Piemonte abbracciare la storia, la cultura e la bellezza paesaggistica lungo la Via Francigena è un’esperienza sempre più alla portata di chiunque
© Visit Piemonte, ph Gianni Oliva Photography | Bollengo, Chiesa S.S. Pietro e Paolo
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Un’esperienza inclusiva a 360° che sta trasformando il cammino storico di parte della Via Francigena in una meta alla portata di tutti, dalle persone con disabilità motorie, cognitivo-intellettive e sensoriali agli anziani, dalle famiglie con bambini piccoli fino alle persone con problemi cronici di salute. È “Via Francigena For All”, progetto che vede capofila Regione Piemonte che nel 2022 ha raccolto la sfida di aprire le porte di questo storico e affascinante percorso (itinerario culturale del Consiglio d’Europa) a tutti.
A fare da apripista, due tappe della parte della Via Francigena che attraversa il Piemonte: quella dell'itinerario Canavesano Ivrea-Viverone e quella della variante della Valle di Susa Villar Focchiardo-Avigliana, oltre ai territori limitrofi con la relativa offerta turistica di tipo culturale, naturalistica, sportiva ed enogastronomica.
Grazie a 1,6 milioni di euro di fondi statali, che il progetto si è aggiudicato, strutture e percorsi sono stati adeguati e resi maggiormente accessibili con il potenziamento dell’accoglienza e dell’ospitalità di persone disabili, l’adeguamento degli uffici turistici e dei siti web, la formazione degli operatori turistici e della ricettività e con la creazione di esperienze accessibili. Nell’ambito del progetto sono stati inoltre attivati alcuni tirocini lavorativi nel settore turistico per persone con disabilità con il supporto dell’Agenzia Piemonte Lavoro.
L’analisi dell’accessibilità dei due percorsi (anche se in un futuro non lontano, si ipotizza di poter estendere il progetto all’intero percorso francigeno piemontese), su cui sono al lavoro gli esperti del CAI e dell’Associazione Europea Vie Francigene, permetterà inoltre di realizzare un vero e proprio “manuale” per interventi di miglioramento rivolto agli attori del territorio.
Grazie al progetto, sui percorsi sono state installate 3 aree sosta accessibili ai disabili e 12 pannelli visivo-tattili. Le prime offrono riparo e permettono un utilizzo facile e intuitivo per chiunque (sosta, ricarica bici o carrozzina elettronica, kit riparazione bici) mentre i pannelli presentano contenuti riprodotti in rilievo esplorabili da coloro che hanno disabilità visive e uditive, con combinazioni di informazioni visive, uditive, tattili.
La collaborazione con il progetto della Regione Ecclesiastica permette la visita in modo autonomo, 365 giorni l’anno, di beni culturali ecclesiastici attraverso l’omonima app gratuita, con l’apertura al pubblico di 20 nuovi luoghi lungo la Via Francigena ora accessibili a persone con disabilità sensoriale e cognitiva attraverso pannelli multisensoriali audio e video nella lingua dei segni, video in LIS (lingua italiana dei segni), schede in comunicazione alternativa aumentativa di narrazione dei siti e delle opere custodite all’interno.
Tra i luoghi, la cripta della cattedrale di Santa Maria Assunta a Ivrea, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Bollengo. In Valle di Susa, dove molte chiese sono già nel circuito, si aggiungono la cappella della Maddalena a Novalesa, la cappella della Madonna delle Grazie a Foresto, la cappella di San Sebastiano a Pianezza, l’Oratorio del Gesù di Avigliana e la Cappella del Conte di San Giorio.