La storica azienda viticola toscana, nata a Pontassieve nel 1877, inaugura un nuovo corso: qualità, restyling e sostenibilità segnano l’inizio del nuovo capitolo
© Ruffino
La tradizione come opportunità e pilastro per continuare a scrivere una storia gloriosa nel segno del rinnovamento e dell’innovazione. Così si delinea il nuovo percorso intrapreso da Ruffino, storica azienda viticola nata Pontassieve (Firenze) nel 1877: “Il futuro è di chi lo ha cominciato. Il futuro inizia oggi”.
Rinnovarsi è una tradizione
L’evolversi e il rinnovarsi fa parte del Dna di Ruffino fin dalla sua nascita. La creazione del Chianti Stravecchio, all’inizio dello scorso secolo, consentì infatti all’azienda di diventare fornitore ufficiale della Casa Reale Savoia. Nel 1927 la nascita della Riserva Ducale nel 1927, e successivamente quella della sua evoluzione “Oro” nel 1947, hanno consentito all’azienda di poter custodire e tramandare sino ad oggi un pezzo importante della storia della viticoltura e dell’enologia toscana e italiana.
Il nuovo corso di Ruffino
Il nuovo corso di Ruffino si inaugura con il debutto della rinnovata etichetta di uno dei vini icona dell’azienda, il Chianti Classico Riserva Ducale Oro Gran Selezione. Nel segno della contemporaneità, ma ben inserito in un mondo di valori e tradizioni, il make-over toccherà poi tutte le etichette del gruppo.
“Avere un glorioso passato alle spalle non deve rappresentare un vincolo, quanto un’opportunità” spiega Sandro Sartor, presidente e amministratore delegato di Ruffino. “Il nostro immenso patrimonio storico deve servire a proiettarci verso il futuro, ecco perché abbiamo deciso di rendere più contemporanea la nostra veste pur mantenendo uguale il prodotto, anzi, migliorandolo sempre di più. Un vino per rimanere uguale a sé stesso, vale a dire in questo caso una delle più grandi selezioni del Chianti Classico, deve saper cambiare”.
E non solo. Il futuro di Ruffino guarda infatti a una costante ricerca di qualità e ad un sempre più profondo impegno per la sostenibilità.
Sostenibilità a tutto tondo
Ad oggi il 51% dei vigneti di Ruffino ha completato il percorso di conversione al biologico ed entro due anni si completerà definitivamente coprendo il 100% della superficie vitata. Custodire l’ambiente rappresenta infatti uno dei pilastri per la valorizzazione dei vini Ruffino. “Per noi il concetto di sostenibilità significa molte cose – spiega ancora Sandro Sartor -. Essendo agricoltori il fattore ambientale è naturalmente molto importante e su questo ci sentiamo custodi del territorio che abbiamo a disposizione”.
Ma non solo. “Ruffino - prosegue Sartor - abbraccia tutti gli aspetti della sostenibilità: oltre a quello ambientale, c’è anche quello sociale ed etico che sono fondamentali per mettere in pratica una cultura aziendale realmente responsabile”. Dal 2018 l’impegno di Ruffino si concretizza infatti nel più ampio progetto di responsabilità sociale Ruffino Cares, con progetti di sostenibilità ambientale, educazione al consumo responsabile del vino, impegno verso gli altri e women empowerment.
Ruffino
Ruffino, fondata nel 1877 a Pontassieve, vicino Firenze, è sinonimo di storia del vino in Toscana. Grandi classici toscani, vini come Chianti Classico Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro, Chianti Ruffino e Brunello di Montalcino Greppone Mazzi, sono da sempre il cuore della produzione Ruffino. In parallelo, la voglia di confrontarsi sempre con nuove sfide ha portato Ruffino alla creazione di imponenti Supertuscan, fra cui il pluripremiato Modus che con l’annata 2018 è stato affiancato da Modus Primo, l’acquisizione nel 2018 di due tenute in Veneto per la produzione di Prosecco e il lancio nel 2020 di Aqua di Venus con vini che interpretano perfettamente l’anima più moderna e trendy dell’azienda. A fine 2011, Ruffino è stata acquisita da Constellation Brands, la più importante azienda vinicola americana. Ruffino oggi è una realtà profondamente radicata nel suo storico territorio, la Toscana, e al contempo aperta alle complesse sfide del mercato globale: presenti in quasi 90 paesi, i vini Ruffino costituiscono un segno forte di italianità e del Vivere di Gusto.