La pandemia ha messo in luce le debolezze e le criticità della sanità pubblica, contribuendo però al tempo stesso ad accrescere la consapevolezza sull’importanza della salute
Nel periodo post-pandemico gli italiani si trovano di fronte a una nuova consapevolezza riguardo alla salute e alla prevenzione, l'esperienza travagliata degli ultimi anni ha innescato infatti una maggiore attenzione verso la protezione e la cura del proprio benessere.
La pandemia ha agito come un catalizzatore, mettendo in luce la vulnerabilità del Sistema Sanitario Nazionale e la necessità di un approccio proattivo alla salute grazie anche al supporto della sanità privata e all’adozione di innovazioni in campo sanitario quali la digitalizzazione e le nuove tecnologie.
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Sanità UniSalute gli italiani, pensando al servizio sanitario pubblico, vorrebbero innanzitutto che si riducessero i tempi di attesa (68%) e aumentasse il personale sanitario (49%). Circa un terzo, inoltre, desidererebbe che il SSN coprisse un maggior numero di prestazioni (32%) e che si svolgessero più campagne di prevenzione (32%).
Resta invece stabile l’opinione sulla sanità privata che, pur non essendo esente da pecche (anche in questo caso gli intervistati rilevano un allungamento dei tempi e una crescita dei costi), riscuote maggiore soddisfazione sulle cure ricevute (il 76% contro il 56% del pubblico).
Sull’aumento dei costi della sanità ha ovviamente inciso anche l’inflazione, che nell’ultimo anno ha avuto un impatto significativo sui risparmi e sulla capacità di spesa degli italiani. Eppure, anche se spesso nel nostro Paese il tema della prevenzione è spesso trascurato (solo il 41%, secondo un’altra ricerca dell’Osservatorio Sanità di Unisalute, effettua controlli regolari, anche in questo caso lamentando tempi lunghi e costi elevati), l’impatto del caro vita sulle spese per la salute è stato inferiore rispetto ad altri settori.
Se infatti molti italiani confermano di aver tagliato i consumi fuori casa, i viaggi, le vacanze e le spese per l’abbigliamento, secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio solo il 28% ha riferito di aver ridotto le spese per la salute (con una maggiore incidenza delle donne rispetto agli uomini, 32% contro 24%), mentre la maggioranza (57%) non intende modificare questa voce di spesa nonostante l’inflazione e addirittura il 15% intende aumentarla.
Un segnale, questo, che dopo la pandemia è aumentata la consapevolezza degli italiani sull’importanza di controllare in modo continuativo il proprio stato di salute. Anche con una maggiore integrazione (richiesta dal 59% degli italiani) tra sanità pubblica e privata, in particolare grazie alle polizze sanitarie integrative: il 58% dei nostri connazionali conosce questo tipo di assicurazione, e se uno su 5 sta prendendo in considerazione la possibilità di sottoscriverne una, uno su 4 afferma che potrebbe farlo in futuro.
E tra chi lo ha già fatto, il livello di soddisfazione è particolarmente elevato (l’88%), anche grazie a un’offerta sempre più evoluta da parte delle compagnie assicurative, con prodotti flessibili e modulari che possono ormai essere ritagliati su misura anche in ottica LifeCycle, cioè che coprano esigenze specifiche che si manifestano in diversi periodi della vita. Soluzioni come quelle proposte da UniSalute, la prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti con 10 milioni di assistiti in Italia e una rete capillare di 20mila strutture convenzionate nel nostro Paese e all’estero.
Parte del gruppo Unipol (leader assicurativo in Italia nei rami Danni e tra i primi 10 in Europa), UniSalute si dedica da oltre 25 anni alla protezione della salute dei suoi assistiti (singoli, famiglie e Piccole e Medie Imprese) con piani sanitari personalizzati e integrati con un’ampia gamma di servizi per rispondere alle esigenze dei clienti durante tutto il loro ciclo di vita, garantendo l’accesso in tempi rapidi alle migliori strutture sanitarie tra cui ospedali, case di cura, poliambulatori, centri diagnostici e fisioterapici, studi odontoiatrici e di psicoterapia, operatori socio-assistenziali anche a domicilio, centri termali e veterinari. E con servizi innovativi come ad esempio il servizio di assistenza personalizzata e globale in caso di non autosufficienza (unico nel suo genere presente sul mercato), il monitoraggio a distanza, il programma di tutoring personalizzato per prevenire le malattie cardiovascolari e per il controllo dei fattori legati alla sindrome metabolica, il progetto per la prevenzione dell’obesità infantile il pacchetto “Genitori & Figli” per supportare i genitori nella gestione quotidiana dei figli, dalla nascita all’adolescenza, con esami, accertamenti, teleconsulti e visite a domicilio. Tutte soluzioni con un approccio integrato per rispondere alle nuove esigenze di sanità degli italiani.