Ogni anno in Italia nascono migliaia di Startup, quali sono gli elementi che possono decretarne il successo?
© Pixabay
Negli ultimi anni il termine Startup è entrato sempre più prepotentemente nel nostro vocabolario, rappresentando storie vincenti di chi è riuscito a trasformare un’idea innovativa in un’impresa di successo, rispondendo a nuovi bisogni o trovando nuove soluzioni a vecchi “problemi”. Ma il percorso di una Startup alla prova dei fatti si rivela pieno di sfide e tutt’altro che semplice e, oltre alla giusta idea, ha bisogno di strategie di crescita e strumenti concreti per trasformarsi da visione in realtà.
Per Startup si intende, semplificando, un’impresa giovane che si concentra sullo sviluppo di un prodotto o servizio unico, spesso con l’obiettivo di crescere rapidamente e di scalare il proprio modello di business. In Italia per ricadere sotto la definizione di Startup è necessario inoltre l’impiego di personale altamente qualificato o la titolarità di un brevetto o di un software.
Stando agli ultimi dati resi disponibili dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, a ottobre 2023 le Startup italiane risultano essere quasi 14mila (per la precisione a 13.756), registrando una lieve contrazione rispetto al 2022 quando avevano superato le 14mila unità.
Avere un’idea, per quanto geniale, non è però automaticamente una garanzia di successo: il 90% delle Startup infatti non prosegue la propria attività oltre i cinque anni “Avere un'idea che funzioni è solo, davvero, una piccola parte che porta ad un business di successo - spiega Angelica Brasacchio, a.d. della Startup BadgeApp -. Chi ha un'idea di business fa fatica a trovare le informazioni su come muoversi e da dove partire. Sapere come approcciare e come convincere a comprare il proprio prodotto o servizio è una delle sfide più difficili da affrontare e superare. Per non parlare del momento in cui si capisce che è necessario trovare degli investitori per avere accesso alle risorse necessarie per crescere”.
“La solitudine è una grossa minaccia per le Startup - conclude Brasacchio -, una minaccia che si ridimensiona molto in un percorso di accelerazione con professionisti che conoscono il mercato, danno feedback continui e hanno l'interesse a fornire le informazioni utili perché la propria Startup cresca e si faccia spazio nel mercato di riferimento”.
Affiancare alle proprie competenze tecnologiche e alla propria visione o idea innovativa figure professionali o strutture capaci di sostenere la nascita e lo sviluppo della propria Startup si dimostra indispensabile. Entrare in network capaci di mettere in collegamento idee, capitali e mercato rappresenta infatti uno step sempre più necessario per assicurare il successo di una nuova azienda.
Crédit Agricole Italia ha trovato una risposta a queste esigenze nella rete dei suoi Village: ecosistemi aperti e inclusivi, capaci di supportare la crescita delle startup e accelerare l’innovazione delle aziende, grazie alla sinergia e alla connessione di tutti gli attori coinvolti. La missione del modello Le Village by CA è orientata alla creazione di valore per i territori: accompagnare il percorso d’innovazione di grandi aziende e accelerare la crescita delle startup attraverso un approccio collaborativo e interconnesso: va in questa direzione il Demo Day organizzato su scala nazionale, in cui le startup che hanno avuto l’opportunità di presentarsi a una qualificata platea di investitori.