esportazioni

Si tratta di un sorpasso storico: a rivelarlo è stato Automotive News, secondo il quale la Cina ha spodestato il Giappone.

Pesa l'andamento delle vendite verso i Paesi extra-Ue

Nella consueta nota, l’Istat indica un aumento delle esportazioni sia a livello congiunturale che tendenziale

Risultano invece in crescita le importazioni, specialmente quelle dai paesi OPEC e dalla Svizzera

Aumenti considerevoli hanno interessato le vendite verso Cina e Russia. Giù l’export verso i Paesi Opec

Germania e Francia si confermano ancora una volta come i due principali Paesi di sbocco delle merci italiane a cui si affiancano, al terzo posto, gli Stati Uniti.

Secondo il SACE, nel 2020 l’incidenza delle esportazioni sul PIL italiano toccherà il 30,4%

Il confronto congiunturale mostra una flessione sia per il mese di giugno che per il secondo trimestre. Bene invece il confronto con lo stesso periodo di un anno fa

Il numero di occupati nelle imprese italiane che vendono al di fuori dei confini nazionali è salito a 4,4 milioni di unità secondo l'Ultimo Rapporto redatto da Istat ed Ice

Nell'arco dei primi cinque mesi del 2017 le vendite verso i Paesi al di fuori dell'Unione europea sono aumentate del 9,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Il saldo della bilancia commerciale, dato dalla differenza fra il valore complessivo delle esportazioni e delle importazioni, resta comunque positivo (+3,6 miliardi di euro)

Tuttavia i livelli precedenti all'inizio della crisi economica restano lontani

Nonostante il rallentamento del commercio mondiale le imprese italiane puntano più di prima sull'export. Ma meno di quelle tedesche e francesi

I dati certificano che le esportazioni italiane ha reagito bene al rallentamento del commercio mondiale avvenuto negli ultimi anni

Scende anche il numero delle imprese attive nel settore: -13% tra il 2009 ed il 2015

Ad incidere è il rallentamento del Prodotto interno lordo mondiale e degli scambi nell'economie emergenti