giulia tramontano

A "Verissimo" Chiara Tramontano: "Sono diventata zia per la seconda volta, mio fratello ha chiamato sua figlia Giulia"

"Grazie per averle dato vita attraverso la vostra musica", ha aggiunto Chiara

"Quarto Grado" mostra la chat tra i due poche ore prima dell'omicidio

La 29enne venne uccisa con 37 coltellate. La sentenza al termine del processo di primo grado per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere

Nel messaggio, l'uomo elenca una serie di oggetti spariti che potrebbero far pensare a una fuga repentina della ragazza: "Mancano ciabatte, contanti, carte, bancomat e il caricatore del suo telefono"

L'assassinio della 29enne è il frutto di un "progetto mortale a lungo premeditato", osserva il magistrato secondo cui l'ex barman, "come a scacchi ha ucciso all'ultima mossa". Al termine della requisitoria la madre di Giulia ha stretto la mano alla pm

Pm: "L'omicidio"è un viaggio nell'orrore"

Potrebbe arrivare già questa sera la sentenza per Alessandro Impagnatiello

A Milano si è tenuta una nuova udienza del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano. Nel giorno della requisitoria dell'accusa, l'ex barman, presente in aula, ha chiesto di non essere ripreso.

La difesa dell'ex barman puntava all'incapacità di intendere. La madre di Giulia sui social: "E ora vogliamo una pena esemplare"

Secondo lo psichiatra forense e il medico legale nominati dalla Corte d'Assise, il 31enne di Senago "era capace di intendere e di volere quando uccise la compagna". Gli esperti lo definiscono "narcisista, lucido e rabbioso"

Chiara Tramontano su Instagram: "Benvenuta, porti nel nome un legame d'amore che il tempo non spezza, una stella caduta che ora rinasce in te"

"Le ho dato 37 coltellate, è spaventoso", racconta l'ex barman, descritto dai consulenti di parte come un uomo con "importanti" disturbi "narcisistici, ossessivi, paranoidei"

Serviranno per eseguire un esperimento giudiziale chiesto dalla procura. La tesi dell'accusa è che l'uomo possa aver spostato il tappeto prima di compiere un delitto, che risulterebbe quindi premeditato

"Sono annegato in un castello di bugie", ha detto intervenendo in aula al processo. E ha ammesso: "In due occasioni le ho somministrato un grammo di topicida mentre dormiva"