“Come se chiamano qui le puntarelle?” Al suo arrivo a Torino era questa una delle domande dello chef Pelliccia tra i banchi del mercato. Oggi, le puntarelle si trovano molto più facilmente rispetto a qualche anno fa, addirittura già pulite e pronte per essere condite. Le puntarelle sono gustosissime, anche gli antichi romani le amavano, noti buongustai. La pulizia è la parte più laboriosa. Ma se vogliamo cimentarci nell’arte della preparazione prendiamo le puntarelle, le puliamo dai residui di terra, le tagliamo a striscioline sottili e le buttiamo nell’acqua ghiacciata per poi farle riposare in frigo per almeno un’ora.Il passaggio nell’acqua ghiacciata è fondamentale per almeno due motivi: smorzare un po’ il sapore amarognolo e rendere le puntarelle ricce, che è la loro caratteristica più tipica quando ben preparate.