Dalle 300 euro al giorno per il cuoco di Charlene alla domestica in nero
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Sono contenuti in 5 quaderni i segreti di Alberto di Monaco, le sue spese folli e i dettagli sulla vita di corte. A spifferare tutto è l’ex contabile di palazzo, Claude Palmero, che è stato licenziato l’anno scorso dopo 20 anni di servizio e che ora ha deciso di raccontarsi a “Le Monde”. L’uomo di fiducia del principe è stato cacciato con l’accusa di appropriazione indebita. “Non sono né corrotto né ladro, tutte cose inverosimili di cui la famiglia principesca, alla quale mi sono dedicato per due decenni, mi accusa ingiustamente” si è difeso Palmero.
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La più spendacciona di corte è la moglie di Alberto di Monaco, di cui il principe va molto orgoglioso. Secondo gli appunti di Claude Palmero la principessa Charlene spende un milione e mezzo di euro all’anno, Carolina di Monaco poco meno di un milione e Stephanie sugli 800mila euro di dotazione annua complessiva. Nei quaderni entrati in possesso di “Le Monde” ci sono i dettagli della vita di corte. In un’annotazione si legge la richiesta della principessa Charlene di 77mila euro in contanti: “È meno dell’anno scorso, ma comunque troppo” è il commento del contabile. Poi Palmero viene a sapere dell’intenzione di affittare una seconda villa in Corsica e apprende pure che il cuoco personale della principessa Charlene Wittstock viene pagato 200 euro al giorno, mentre la donna di servizio filippina è in nero.
Claude Palmero era di più di un contabile del principe Alberto di Monaco. Era il custode di imbarazzanti segreti delle casse monegasche ai limiti della legalità. Per questo la mossa di ripudiarlo, licenziato nel giugno dello scorso anno con l’accusa di appropriazione indebita, non è stata felice. Dopo aver amministrato i beni di Alberto II, di Charlene, delle sorelle Carolina e Stephanie, tra acrobazie di bilancio e uso di fondi occulti, Palmero ha scelto di “confessarsi” ai giornali offrendo i suoi preziosi taccuini. Claude Palmero era stato assunto il 10 gennaio 2001, al posto del padre Andre, morto all'improvviso e che era già amministratore del principe all'epoca Ranieri III (1923-2005). Alla morte di Ranieri, il figlio Alberto ha preso il suo posto sul trono, e il signor Palmero, revisore dei conti scrupoloso e rispettato, ha continuato con l’incarico di contabile. Vent'anni dopo, però è stato accusato di aver sottratto fondi principeschi.
La risposta del principe Alberto II a Claude Palmero non si è fatta attendere: “Il signor Palmero, forse credendo di essere amministratore a vita, ha contestato in tribunale la mia decisione di allontanarlo, attaccandomi personalmente e in termini offensivi. I suoi attacchi a me, allo Stato e alle sue istituzioni dimostrano la sua vera natura e quanto poco rispetto abbia in realtà per il Principato di Monaco”.