Aurora Ramazzotti: "Free the nipple"
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L'influencer si apre con i follower e racconta il suo stato d'animo ma alcuni l'attaccano dandole della privilegiata
I momenti no capitano a tutti, anche ad Aurora Ramazzotti. Nel bel mezzo di un momento di sconforto, l'influencer ne approfitta per condividere con i follower i suoi sentimenti e confessa apertamente di sentirsi "sopraffatta, demoralizzata e impaurita". Si lascia andare a uno sfogo, invitando chi la segue a fare altrettanto. Le risposte sono tante, per lo più di sostegno e condivisione, ma c'è anche chi le scrive: "Tu sei una privilegiata, ti prego non ti erigere a paladina dei giovani perché la maggior parte dei giovani non è come te".
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Aurora ha sempre parlato apertamente dei suoi momenti di tristezza, delle sue difficoltà presenti e passate e si è fatta anche promotrice in Regione Lombardia della nuova legge regionale per istituire lo psicologo di base. Anche stavolta, in un momento con l'umore non esattamente alle stelle, si apre ai follower. "Come va oggi?" chiede loro. E poi: "Inizio io: oggi mi sento sopraffatta, demoralizzata e impaurita. Sopraffatta da tutto ciò che succede intorno, demoralizzata dal cambiamento che naturalmente avviene ma è difficile da metabolizzare e impaurita dal futuro che a tratti sembra così incerto da farmi venire voglia di cambiare tutto".
"Se anche tu provi queste cose allora siamo tutti sulla stessa barca", scrive qualcuno in risposta al quesito della Ramazzotti. Ma c'è qualcun altro che attacca in maniera più diretta. "Dai però Aurora... tu sei una privilegiata, lo sai bene... ma che lavoro fai oltre le sponsorizzazioni, le ospitate e cose che derivano dall'essere figlia di? Ti prego non ti erigere a paladina dei giovani perché la maggior parte dei giovani non è come te... ma forse nemmeno lo puoi capire".
"Vedo che il concetto è stato compreso insomma" replica sarcastica la Ramazzotti che delle difficoltà avute per il pregiudizio dell'essere figlia di genitori famosi ne aveva già parlato. "Quando dico che bisogna ascoltare intendo proprio questo. Chi mi conosce sa che sono consapevole del mio privilegio. Ma non per questo mi si deve ridurre ad esso e svalutare ciò che sento. Non hai idea di cosa voglia dire essere me così come io non ho idea di cosa voglia dire essere te. Con la differenza che io la tua storia la rispetto, tu la mia no".
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