La Regina blocca Meghan e Harry: non possono più usare il brand “Sussex Royal”
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I Duchi si occuperanno di volontariato e beneficenza tramite la loro nuova charity
Il fatto che abbiano preso le distanze dalla famiglia reale britannica non significa che Harry e Meghan Markle abbiano intenzione di stare con le mani in mano. Chiuso il profilo Instagram Sussex Royal e le attività ad esso collegate, la coppia ha già annunciato al quotidiano "Telegraph" di avere in progetto il lancio di un'organizzazione benefica. Si chiamerà Archewell, e lo scopo sarà quello di fare "qualcosa di significativo, qualcosa che conti".
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Il nome della nuova charity dei Duchi di Sussex è composto dalla parola greca "arche", che significa "fonte di azione" e che ha ispirato anche il nome del loro figlio Archie, unita alla parola "well", che secondo la coppia "evoca le risorse profonde a cui ognuno di noi deve attingere". Il marchio è già stato registrato, ma il via ai lavori sta subendo ritardi a causa dell'emergenza coronavirus, perciò non si sa ancora la data ufficiale del lancio.
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Tramite la Archewell, Harry e Meghan intendono offrire servizi di volontariato e beneficenza, oltre a dare informazioni su alimentazione, salute generale e mentale attraverso il sito web. Ma non è tutto: i duchi hanno in mente di pubblicare riviste, libri, musica e podcast, istituire premi, seminari, conferenze, eventi culturali e sportivi. Per ogni evenienza, il brand è stato registrato anche in altri settori come ad esempio l’abbigliamento e la cancelleria.
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Il 31 marzo, nel loro ultimo giorno da reali senior, Harry e Meghan hanno pubblicato l'ultimo post sull'account Instagram ufficiale Royal Sussex. La pagina però non è stata né chiusa né eliminata, anzi continua ad essere attiva anche se in sordina. Il primo aprile è stata aggiornata la lista dei follow: come di consueto i Duchi di Sussex hanno puntato i riflettori su una tematica benefica per loro importante, selezionando tre profili da seguire. Hanno inoltre disattivato i commenti e cancellato alcuni dei loro post, lasciando solo quelli che possano evidenziare il loro attivismo a livello umanitario.
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