Vita da principessa

Charlene di Monaco: “Nuoto ancora ma accetto la vecchiaia”

La moglie del principe Alberto racconta il rapporto con il suo corpo e il tempo che passa

08 Dic 2024 - 11:17
1 di 24
© Giacomo Moresi
© Giacomo Moresi
© Giacomo Moresi

© Giacomo Moresi

© Giacomo Moresi

La principessa Charlene di Monaco è stata una campionessa di nuoto, poi una lunga malattia che l’ha costretta lontano dalla famiglia e dagli impegni mondani le ha fatto rivedere le priorità e il rapporto con il proprio corpo e con il tempo che passa. “Quando ero giovane, mi allenavo duramente, sfidavo fisicamente me stessa. Oggi è tutto basato sulla moderazione” ha raccontato la moglie del principe Alberto alla rivista "Gala".

Si è ritirata dal nuoto agonistico nel 2007, ma ancora oggi la principessa Charlene adora entrare in piscina seppure con minor frenesia di un tempo. Ha vinto tre medaglie d'oro e una d'argento ai Giochi panafricani del 1999 a Johannesburg, e ha conosciuto il principe Alberto proprio durante le Olimpiadi di Sydney nel 2000. I doveri reali non l’hanno certo allontanata dallo sport: “Cammino, vado in bicicletta, nuoto anche, ma non quanto facevo prima. Non pratico il nuoto con la stessa intensità di un tempo” ha detto alla rivista Gala.

La principessa Charlene mantiene lo spirito competitivo e la passione per il nuoto nonostante non gareggi più: “Può essere piuttosto difficile perché la mia natura è quella di voler battere record, vincere medaglie e superare i miei limiti. Ma, a quasi 47 anni, non posso più farlo. Il mio corpo non me lo permette. La mia mente e il mio cuore forse sì, ma il mio corpo dice di no”. Ripensa alla sua vita da atleta senza rimpianti. Oggi Charlene è mamma di Gabriella e Jacques, nati il 10 dicembre 2014: “Penso che si debba accettare l'invecchiamento. Inseguire la giovinezza eterna è un'illusione. Io cerco semplicemente di restare il più giovane possibile nella mente e nel cuore”.

 

Fotogallery - Charlene e Alberto di Monaco insieme a Firenze, nel nome di Grace Kelly

1 di 8
© Ansa
© Ansa
© Ansa

© Ansa

© Ansa

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri