SURREALE MA MAGNIFICO

Costanza Caracciolo, mamma bis: “Il mio parto da sola”

La ex velina racconta: “Ringrazio mio marito Christian Vieri che si è preso cura di me e di Stella fino all’ultimo”

28 Mar 2020 - 10:57

“Ieri era il compleanno di un grande mito (Mina, ndr) e proprio sulle note di Amor mio sei nata tu, Isabel mia” scrive Costanza Caracciolo che sui social racconta il parto della sua secondogenita ai tempi del coronavirus. “Nessuno mai avrebbe creduto che avremmo affrontato un momento così importante da sole, senza il tuo papà, senza la famiglia e gli amici, ma devo dire che ce la siamo cavata davvero bene...” aggiunge la ex velina, sposata con Christian Vieri e già mamma di Stella.

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“Il parto precedente non è stato facile, eppure all’esterno era tutto apparentemente così bello... invece questa volta durante il tragitto, mentre mi accompagnava papà, era tutto molto strano, strade vuote, silenzio assordante e io tremavo all’idea di dover affrontare tutto da sola” ricorda la neomamma. 

“Invece è stato un parto magnifico a suon di musica, con un team quasi tutto al femminile ed è andata benissimissimo, sei nata tu, gioia e luce di cui avevamo bisogno. Far finta di niente rispetto a quello che succede qui fuori è impossibile, però per 24h non ci ho pensato ed è stato bellissimo.” Continua Costy che per una giornata ha pensato soltanto alla felicità per la nascita della sua Isabel.

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“Ringrazio mio marito Christian Vieri che si è preso cura di me e di Stella fino all’ultimo, sopportandomi per le mie continue paranoie per la paura del parto… Ringrazio tutti gli amici che mi hanno sostenuta con messaggi e chiamate prima e dopo... un grazie gigante va al mio super ginecologo Franco Vicariotto e la moglie perché oltre ad essere due grandi professionisti si sono rivelati ancora una volta persone di famiglia... (rapporti che vanno oltre). Tutto il team dalle ostetriche, all’anestesista, infermiere, donne, mamme, ma prima di tutto persone umane che mi hanno dimostrato tutto il loro grandissimo affetto in un momento dove i miei affetti veri non potevano essere presenti” conclude la Caracciolo.

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