La conduttrice sportiva allo stadio con il fratello e la cognata ha fatto il tifo per il suo compagno. Prima della partita, gli ha indirizzato una dolcissima lettera d'amore
Diletta Leotta non fa mancare il suo sostegno a Loris Karius. Il portiere del Newcastle United è tornato per la prima volta tra i pali dopo due anni di stop e la sua compagna era in tribuna a Wembley per fare il tifo per lui. E non era sola: insieme a lei c'erano anche il fratello Mirko Manola e la moglie di lui, Irene Simeone. Segno che la famiglia è unita e affiatata. La conduttrice sportiva ha anche scritto una lettera al fidanzato, pubblicata da The Athletic: "Dal primo momento che ci siamo conosciuti prima di tutto ho ammirato la tua forza e il tuo coraggio. Sogno il lieto fine", ha scritto.
Il Newcastle ha fronteggiato il Manchester United a Wembley nella finale della Carabao Cup e Diletta Leotta era allo stadio per sostenere Loris Karius. Nel 2018 il portiere si era reso protagonista di un episodio che aveva minato la sua carriera: vestiva la maglia del Liverpool quando durante la finale di Champions League le sue due papere hanno regalato la vittoria al Real Madrid. Per il suo ritorno in campo dopo un lungo periodo di stop ha potuto contare sul sostegno della sua compagna e della famiglia di lei. E poco importa se l'esito non è stato quello sperato: alla fine la sua squadra ha perso l'incontro per 2-0 ma ha reso lo stesso orgogliosa Diletta.
Insieme a Diletta Leotta a Wembley c'era la sua amica Lorenza Di Prima, il fratello Mirko Manola e la cognata Irene Simeone. Proprio alle nozze di questi ultimi la scorsa estate, la conduttrice aveva ufficializzato la sua relazione con Giacomo Cavalli. Giusto il tempo di qualche selfie durante il ricevimento e la loro relazione è giunta al capolinea, con il modello sostituito dal calciatore nel cuore di Diletta nel giro di poche settimane. Le presentazioni in famiglia sono state fatte, e a quanto pare Loris Karius si è conquistato la stima e l'affetto dei parenti della sua compagna. La loro relazione procede a gonfie vele, anche se a distanza, e si vocifera anche di una cicogna in arrivo a breve.
Prima della partita del Newcastle, Diletta Leotta ha scritto una lettera a Loris Karius pubblicata dal sito di informazione sportiva The Atlethics. "Caro Loris, mi piacerebbe scriverti questa lettera domani, o dopo, una volta finita la partita che ti riporta in campo dopo questi due, interminabili, dolorosi e incredibili anni. In questo momento smetto di essere la Diletta che conosci e, come in Canto di Natale di Charles Dickens, indosso i panni del 'fantasma del passato' per farti voltare e rendere conto della strada che hai fatto fino a qui" ha esordito la conduttrice. "I giorni spesi a credere nel tuo sogno, amarlo, tenerlo tra le mani fino ad afferrarlo per poi, brutalmente vedertelo strappare. Le notti tristi, il nodo alla gola e i cattivi pensieri dietro a quell’errore che per due anni ti ha tenuto lontano dalla competizione ma non dalla tua passione più grande. Quel campo verde che fa sognare ogni giorno milioni di bambini. Grazie alla tua squadra e alla forza che uno con l’altro vi siete trasmessi", ha scritto. Ha proseguito: "Certo, non lo neghiamo, il colpo è stato duro, però, tu mi hai insegnato, la vita è il 10% cosa ti accade e per il 90% come decidi di reagire. E tu hai deciso di costruire il tuo futuro abbracciando il cambiamento e lavorando ancora più duramente per tornare ad esserci, ad essere in prima linea, ancora una volta, orgoglioso di te. La Leotta dedica al compagno tante parole d'amore: "Ecco perché dal primo momento che ci siamo conosciuti prima di tutto ho ammirato la tua forza e il tuo coraggio. Mi hai raccontato del tuo lungo percorso di rinascita e la forza con cui credi in ciò che sei mi ha fatto innamorare di te. A volte fare un passo indietro serve per prendere meglio la rincorsa e sono certa che questa rincorsa porterà te e tutta la squadra a spiccare il volo. Nessuno lo merita così. Da bambina ho sempre amato le favole e non vedo l’ora di leggere questo lieto fine. Con amore, Diletta".