La missione "100% Vacciniamoli Tutti" dell'Unicef, di cui è testimonial, l'aiuterà a lenire il dolore per la perdita del suo bambino
Il bambino che aspettava dal compagno Brian Perri lo ha perso qualche giorno fa, vivendo uno dei drammi peggiori, che una donna può provare. Adesso però, attorniata da quelli che definisce "i miei piccoli amici", in Libano, Elisabetta Canalis ha ritrovato il sorriso e un po' di serenità: "Una delle esperienze più stimolanti della mia vita", cinguetta su Instagram.
Ambasciatrice dell'Unicef per la vaccinazione dei bambini più disagiati, il 20% della popolazione infantile mondiale, l'ex velina è partita per la missione "100% Vacciniamoli Tutti". Prima tappa un centro educativo di Nabatieh, a 60 Km da Beirut, dove Eli ha incontrato alcuni dei piccoli, che verranno vaccinati. Con loro la showgirl si è intrattenuta facendo disegni e giocando come una ragazzina: "Grazie @Unicef per questo meraviglioso regalo", scrive postando una foto in cui appare serena in mezzo ai suoi "piccoli amici".
Il dolore per la perdita del suo bambino brucia e brucerà per molto ancora: "Chi ha passato quest'esperienza lo sa bene", ha scritto nel tweet che annunciava l'avvenuto aborto, "E vorrei dire a quelle donne che ci stanno passando in questo momento di essere forti ragazze perché la vita continua e non è colpa di nessuno e la Natura agisce per vie incomprensibili. Noi possiamo solo accettare". E andare avanti, come sta facendo lei. Il sorriso di questi bambini, le loro piccole e grandi storie, il dolore, ingiusto e ingiustificato di di chi non ha accesso ai benefici del mondo moderno, funzioneranno sicuramente da lenitivo, anche se solo passeggero, per la sua profonda sofferenza. "Il futuro è pieno di sorprese e di felicità e ve ne auguro tantissima, io continuo a crederci", aveva aggiunto al termine del tweet. E in Libano Eli sembra aver ritrovato un po' di speranza e serenita. Una missione per fare del bene e farsi del bene.