Fase 2, Carlo Cracco torna al lavoro e si improvvisa "buttadentro" del suo ristorante
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Davanti al locale di Milano invita i clienti a ordinare i menu da asporto
La Fase 2 è ufficialmente iniziata e Carlo Cracco non perde tempo. Lo chef ha riaperto i battenti del suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano e, per l'occasione, si è prestato a fare il buttadentro. In abbigliamento casual (camicia di jeans e pantaloni marroni) e mascherina, piantona l'ingresso del locale invitando i potenziali clienti a ordinare un menu da asporto stellato.
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Messi da parte i modi burberi che lo caratterizzano in tv, Cracco sa tirare fuori tanta affabilità per corteggiare i passanti e illustrare con pazienza i piatti del giorno. Le persone si avvicinano curiose, e qualcuno si lascia convincere e procede all'ordine. Il suo è uno dei pochi ristoranti che hanno già riaperto i battenti a Milano, ovviamente offrendo solo servizio delivery o take away. Qualche settimana fa, durante la trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora" si è detto pronto ad apportare cambiamenti nella sua cucina per permettere che il lavoro si svolga senza rischi, ma contrario ad installare pannelli di plexiglas a dividere i tavoli preferendo, piuttosto, servire meno coperti.
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Nelle prime fasi dell'emergenza, Cracco ha voluto fare la sua parte. Cucinare è il suo lavoro, e lo sa fare bene. Quindi ha deciso di mettere le sua abilità al servizio degli altri e con la sua brigata ha preparato e offerto gratuitamente i pasti per muratori e carpentieri impiegati nella costruzione del reparto di terapia intensiva a Milano.
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