DOPO L'INTERVENTO

Flavio Briatore parla del tumore: "Ero spaventato e pregavo, per operarmi in Italia ho pagato"

Il manager si racconta dopo l'intervento all'ospedale San Raffaele di Milano

30 Mar 2024 - 11:21
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Flavio Briatore parla dopo l'intervento al cuore per un tumore benigno in una intervista esclusiva al "Corriere della Sera". "Ero spaventato e pregavo", confessa. A fargli forza è stato il pensiero del figlio Nathan Falco di 14 anni. E a chi lo accusa di essere venuto in Italia da Monte Carlo dove ha la residenza, replica: "Per operarmi in Italia ho pagato".

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Flavio Briatore: "Ho avuto paura

 "Flavio Briatore racconta che ha avuto paura: "Sì, è la verità, ho preso uno spavento. Ero andato al San Raffaele per un check up concordato da tempo, ero felice e tranquillo, senza immaginarmi nulla. Il pensiero che lo ha angosciata di più è stato quello di "lasciare mio figlio: ha solo 14 anni, è ancora piccolo". "Mi ha sostenuto Natan - prosegue - quando dopo l'intervento ci siamo visti è stato un momento molto commovente, lui piangeva. È grande e grosso, è alto un metro e 88, ma ha il cuore di un bambino, è ancora piccolo. Si è molto emozionato...".

Briatore ha pregato

 Briatore ha ammesso anche di aver pregato: "Noi esseri umani siamo egoisti, in quei momenti ti aiuta tutto. Però voglio al più presto andare nella Cattedrale di Monte Carlo, lo sento". Racconta quindi come ha scoperto il tumore all'ospedale San Raffaele di Milano: "Era il 14 marzo e dovevo prendere dei beveroni per la colonscopia e la gastroscopia, ma il professor Zangrillo è venuto e ha interrotto tutto: 'Dobbiamo addormentarti per una verifica, dalla Tac abbiamo visto una cosa che non ci piace nel cuore'. Quando mi sono svegliato, l’analisi era chiara: tumore benigno, da operare subito". Così Flavio è tornato a Monaco: "Il 18 era il compleanno di Nathan Falco. L’ho festeggiato con la madre, il mattino dopo sono tornato al San Raffaele: alle 14 mi hanno operato".

Gregoraci e Santanché al suo fianco

 L'ex moglie Elisabetta Gregoraci è sempre stata con lui: "È stata molto carina, come Daniela Santanché, che è venuta a trovarmi diverse volte, e altri amici: non li ho avvisati tutti, prima di ricoverarmi, perché avrei solo creato problemi all’ospedale, con l’attenzione su di me. Elisabetta farà sempre parte della mia famiglia, mi ha dato la cosa più importante che ho, mio figlio. Già solo questo merita tutto il mio rispetto. Ho sentito anche Leni (la figlia avuta da Heidi Klum, ndr)... Addirittura è stato Falco ad avvisarla subito".

Le polemiche sui social

 Non sono mancate le polemiche. Sui social c’è chi ha scritto che la "prevenzione è roba da ricchi". "È vero, siamo dei privilegiati - spiega Briatore - Dovremmo tutti poter fare i check up. Ci sono cose per le quali centro, destra e sinistra dovrebbero essere uniti e una è il diritto alla salute... C’è chi mi ha accusato di non pagare le tasse in Italia, ma di essere venuto a curarmi qui. Sono i soliti. Intanto per curarmi a Milano ho pagato, non l’ho fatto gratis. E l’ho scelto perché pur avendo vissuto in America, a Londra, in Francia, il livello degli ospedali italiani resta il più alto. Quanto alle tasse le pago anche in Italia, esattamente come le pago in tutti i Paesi nei quali ho delle attività. Mi sono trasferito a Monte Carlo dieci anni fa, ma in Italia non vivo da 40 anni: da allora non ho più un conto corrente italiano! A Monaco ho 350 dipendenti, a Londra 200, li ho a Riad e a Dubai. In Italia spero di poterne assumere presto altri". 

Fotogallery - Flavio Briatore operato per tumore al cuore, Elisabetta Gregoraci: “Sempre accanto a lui”

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