Archiviata l’inchiesta giudiziaria, lei ha ritirato la querela nei confronti di lui dopo che lui aveva già ritirato la sua a metà settembre
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Tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti non solo è stato archiviato l’amore (l'addio nel 2023), ma pure l’inchiesta giudiziaria per violenza e lesioni. I due ex a giugno si erano resi protagonisti di una lite in un ristorante romano a base di insulti, urla, epiteti. Ora anche l’attrice ha ritirato la querela nei confronti del regista, dopo che lui aveva ritirato la sua a settembre, e se non la pace, almeno l’accordo giudiziario è stato ritrovato. I testimoni dell’acceso diverbio ricordano: “Si minacciavano di morte. E lei colpiva la figlia di lui”.
Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti hanno trovato l’accordo! Dopo che il regista, assistito dall’avvocata Grazia Volo, ha ritirato la querela nei confronti della ex moglie, dopo che aveva chiesto il codice rosso, ora è stata lei a fare il secondo passo. “Micaela Ramazzotti – hanno fatto sapere gli avvocati Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi - non presenterà opposizione alle determinazioni del pm e ha provveduto a rimettere la querela al tempo sporta contro Virzì. La decisione è stata assunta a tutela della serenità e a protezione dei propri figli soprattutto nel delicato momento in cui le iniziative intraprese in tal senso sembrano dare i risultati sperati”.
Dopo la brutta lite scoppiata a giugno tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, ora è scattata la pace. L’inchiesta per violenza privata e lesioni è stata archiviata. Anche se i testimoni della scena ricordano i particolari dell’acceso diverbio tra i due ex. Pare sia stata una battuta della figlia maggiorenne del regista, Ottavia Virzì nei confronti della Ramazzotti a surriscaldare gli animi. Micaela era in compagnia del nuovo fidanzato, il personal trainer Claudio Pallitto. Gli avventori del locale romano in cui si è scatenato l’inferno riferiscono, come riporta il “Corriere della Sera”: “Una donna con il vestito a fiori (Ramazzotti, ndr) colpire l’altra (Ottavia, ndr) alla testa ed al volto mentre un altro uomo sui 50 anni (Virzì, ndr) cercava di separarle”. Le due donne poi corrono in bagno: Ottavia si barrica nel tentativo di sfuggire a Micaela che picchia contro la porta. Volano insulti e minacce. Il regista nella querela allega “una ferita sulla mano di Ottavia, la maglietta di lei strappata, un graffio sulla spalla di Ottavia, graffi sulla testa di Virzì”. La Ramazzotti, invece, denuncia graffi al braccio e al collo. La scena, che purtroppo non è una sequenza di un film, avviene sotto lo sguardo attonito dei presenti.