La tennista sui social racconta la depressione post partum
Capita a tutti di perdere, l'importante è sapersi rialzare. Verrebbe da dire leggendo il post di Serena Williams. In 928 partite giocate la campionessa americana non aveva mai perso aggiudicandosi soltanto un game, come è successo contro Joanna Konta al primo turno del Wta Premier di San Jose. “Ero depressa, pensavo di non essere una buona mamma” ha scritto sui social la tennista spiegando la sua depressione post partum.
"La scorsa settimana non è stata facile per me. Non solo ho dovuto subire alcuni difficili momenti personali, ma avevo proprio sentimenti negativi di tristezza e depressione. In più, mi sentivo di non essere una buona madre". Così ha scritto su Instagram l'ex numero 1 del mondo, ora 26esima nel ranking Wta, dopo la peggior sconfitta della sua straordinaria e lunga carriera.
"Ho letto molti articoli in cui si sostiene che la depressione post partum può durare anche tre anni se non viene curata. Preferisco la comunicazione. E parlandone con mia madre, le mie sorelle e gli amici ho capito che è una situazione normale quella che stavo vivendo. E' normale sentirsi di non fare abbastanza per tuo figlio. Lavoro molto, mi alleno e provo ad essere la miglior atleta possibile. E questo significa anche - prosegue la campionessa americana - sebbene sia stata con lei ogni giorno della sua vita, non essere presente accanto a lei come vorrei”.
“Credo che molte mamme che mi leggono pensino la stessa cosa. Che stiate a casa o andiate al lavoro, trovare il giusto equilibrio con i bambini è una vera arte. Voi siete le vere eroine – ha detto la Williams - Sono qui per dirvi una cosa: se avete una giornata difficile, o anche una settimana, non vi preoccupate, è tutto ok. Ce l'ho anche io! C'è sempre un domani!".