Libri particolari

Il fascino del "segretario galante"

Il "bigino" delle lettere d'amore

25 Mag 2011 - 10:14
 © Dal Web

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E' un vero e proprio messaggero d'amore, ma non si tratta di una persona in carne ed ossa. Nello stesso tempo, chi è convinto di trovarsi davanti a una curiosità letteraria o a un retaggio di altri tempi farà bene a ricredersi: il "segretario galante" esiste ancora e ha una sua utilità non da poco anche nell'era degli SMS. Si tratta di un libro fino a questo momento quasi introvabile, ma che ora sta per essere ristampato, che riassume in sé un compendio di lettere d'amore per ogni possibile occasione, alle quali attingere per una conversazione amorosa epistolare, quando l'ispirazione ci tradisce.  

Sembrava destinato alle curiosità letterarie di un'epoca antica e ormai irreparabilmente passato di moda, ma a quanto pare non è così. Gli autori sono di tutto rispetto: l'edizione più diffusa nel corso del ventennio fascista era composta dal Gruppo dei Dieci guidato dal futurista Marinetti, ed è quella che viene ora riproposta dalla Graphofeel nella collana 'Coda di Volpe', che si propone appunto di far riscoprire lo stile letterario caratteristico degli anni tra il 1920 e il 1930. 
Questo compendio di lettere amorose ha spopolato a partire dalla fine dell'Ottocento ed è rimasto in voga fino alla metà del Novecento, periodo in cui la scolarità nel nostro Paese era bassissima e in cui pochi sapevano leggere e scrivere correttamente. Il dialetto prevaleva di gran lunga sull'uso della lingua italiana, ragion per cui era sembrata buona cosa l'idea di proporre lettere già scritte, in pratica pronte all'uso, da utilizzare direttamente come messaggio per la propria amata o come modello a cui ispirarsi per scrivere una propria senza timore di cadere in grossolani errori. Insomma, era una versione amorosa dei bigini e dei repertori di temi svolti che vanno per la maggiore alla vigilia degli esami di maturità o tra i giovani che si preparano ad affrontare un concorso pubblico. 
La raccolta originale si intitolava "Il novissimo segretario galante" ed è stata inviata alle stampe nel 1928 da un gruppo di brillanti scrittori, capitanato da Filippo Tommaso Marinetti, autori di una spassosa serie di lettere d'amore di diverso tono, alcune decisamente appassionate e ardite per gli standard dell'epoca, altre più formali e di cortesi inviti per ogni evenienza. "Un vero e proprio manuale di seduzione, malizioso e ironico", sottolinea l'editore nel presentare la nuova iniziativa, che si poteva consultare prima di inviare una lettera d'amore alla fidanzata, alla donna sconosciuta incontrata a una festa, alla turista con cui si era incrociato uno sguardo durante una visita a un monumento o a un museo. Se poi, a distanza di quasi un secolo e al di là della curiosità letteraria troviamo in queste pagine qualche immagine romantica a cui ispirarci, possiamo sempre farla nostra.  

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