Vacanze

Vacanze: una settimana non basta

Non è sufficiente per "staccare"

26 Giu 2012 - 22:24
 © Dal Web

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La crisi "taglia" le vacanze degli italiani, i quali sono costretti ad accorciare i tempi dei loro soggiorni fuori casa. Eppure gli esperti mettono in guardia: una sola settimana di vacanza potrebbe non essere sufficiente per riposarsi e "staccare la spina" dallo stress lavorativo. Chi sceglie il pacchetto"'sette giorni" credendo di tornare in forma, in realtà finisce per godere di un vero relax solo per tre giorni; i primi quattro, infatti, sono necessari per allentare i livelli di ansia accumulati. 

Sono questi i risultati di una ricerca dell'operatore inglese "Liverpool Victoria Travel Insurance" (LV ). effettuata su 2.021 persone. Dall'indagine è emerso che solo a partire dalla metà del quarto giorno di vacanza i lavoratori cominciano a sentirsi davvero rilassati e finalmente riescono a godersi la vacanza. Secondo lo psicologo Glenn Wilson, interpellato dal giornale "The Telegraph", "ci sono ampie prove che le vacanze hanno un effetto positivo sull'umore, il benessere e la salute dei lavoratori. Tuttavia poiché questi benefici sembrano essere per lo più di breve durata e tendono a svanire nel giro di due o tre settimane, è meglio dunque prendere una serie di pause regolari piuttosto che una sola vacanza troppo lunga".
Attenzione però a non confondere un week end lungo con una vera vacanza: è sicuramente di aiuto, ma non basta, come abbiamo visto, a rilassarsi completamente. Insomma, occorre trovare una giusta via di mezzo, magari una decina di giorni e poi un "richiamo" ogni tanto. Possibilmente sfruttando l'ospitalità di amici e parenti o un'occasione low cost, per non pesare troppo sul conto in banca. 
Ma non finisce qui. Anche chi potrà concedersi un po' di villeggiatura rischia una vacanza "a metà": il 78% dei lavoratori italiani non riuscirà a liberarsi completamente del lavoro durante le vacanze. Secondo una ricerca Regus, che ha coinvolto oltre 16.000 partecipanti in oltre 80 Paesi tra cui l'Italia, il 49% del campione italiano coinvolto nella ricerca dichiara di non potersi esimere dal lavorare per circa tre ore al giorno, mentre il 16% sarà impegnato a lavorare per una quota di tempo anche superiore. 
La ricerca svela inoltre che fin troppi resteranno incollati ai loro smartphone e netbook: un altro 14% dichiara infatti che finirà per lavorare quasi a pieno regime dal lettino in spiaggia tra e-mail e chiamate. 

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