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Diete: arriva la "due giorni su sette"

Da Usa e Gb la moda del digiuno intermittente

06 Mar 2013 - 10:54
 © Getty

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L'ultima mania in fatto di diete? Arriva come al solito dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna e mette tutti a stecchetto due giorni alla settimana. In pratica: per cinque giorni si mangia e si beve a volontà, ma negli altri due si digiuna o quasi: ci si possono concedere al massimo 500 o 600 calorie, rispettivamente se si è donne o uomini. In questo modo i chili di troppo si dissolvono.  

La dieta, illustrata in un manuale di 200 pagine, si chiama FastDiet e il libro in pochi giorni dalla pubblicazione ha conquistato il primo posto su Amazon.com. Per il suo autore, il medico giornalista della Bbc Michael Mosley, è il secondo successo in pochi mesi, dopo che il suo manuale per dimagrire è diventato all'inizio dell'anno super best-seller nel Regno Unito. La filosofia della dieta, basata sul concetto del digiuno intermittente, è semplice: "Ti limiti a due giorni non consecutivi di digiuno e il peso si smaltisce rapidamente e senza sforzo", spiega Mimi Spencer, giornalista di Times e coautrice del libro. Le calorie concesse nella giornata a "stecchetto" possono essere consumate in un unico pasto a metà giornata o ripartite tra colazione e cena, a piacere. Proteine e frutta e verdura sono altamente raccomandate. 
La nuova dieta incontra non poche opposizioni nella comunità scientifica.  Il  National Health Service britannico ha messo in guardia sulla dieta 5/2: "Nonostante la popolarità, c'è grande incertezza sul digiuno intermittente", sotto accusa soprattutto per alcuni sgradevoli effetti collaterali, come ansia, irritabilità, disidratazione e alitosi. 
Michael Mosley difende invece con grande convinzione il suo metodo, elaborato a partire dall'esperienza diretta, visto che l'esperto lo ha testato su se stesso. Il suo medico curante lo aveva infatti avvertito che i livelli di glucosio e di colesterolo nel suo sangue avevano raggiunto una soglia critica ed era urgente fare qualcosa. Digiunando, o quasi, due giorni su sette, Mosley ha perso dieci chili in nove settimane, e ha visto nello stesso tempo diminuire i suoi livelli di colesterolo e zuccheri nel sangue, mentre in parallelo aumentava la sua energia. 
A favore del suo metodi Mosley spiega che il digiuno intermittente appartiene da sempre alla storia umana: "I nostri primi antenati'', ricorda Mosley, ''vivevano un'esistenza di abbuffate e digiuni, con abbondanza di cibo dopo una caccia e poi nulla fino alla caccia successiva''. La pratica rituale dell'astinenza dal cibo è anche presente in varie religioni del mondo, dall'Islam all'ebraismo: ''Non dobbiamo avere paura della fame se è temporanea'', ha detto il medico

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